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Cronaca Chiusa dal ’91, ma c’erano 10 metri di scarti. Decisiva la Procura

Disinnescata una bomba ecologica Santafiora, discarica bonificata

di CLAUDIO ROSELLI
LA BOMBA ecologica è stata definitivamente isinnescata! È notizia fresca l'avvenuta bonifica dai rifiuti speciali della ex discarica di Campezzone, nella frazione di Santafiora a Sansepolcro, dove per 40 anni sono stati accumulati i rifiuti prodotti dall'utenza locale. La discarica era stata chiusa alla fine del 1991, quando la città biturgense iniziò il conferimento nel sito di Belladanza a Città di Castello, anche se poi sarebbe stata riaperta nel breve periodo compreso fra il marzo e il giugno del '94. PER OLTRE TRENT'ANNI, ad appena 30 metri dalla riva del Tevere, si è continuato regolarmente a scaricare tutti i materiali, anche perché in quel periodo non c'era ancora la raccolta differenziata. C'è voluta ora una settimana di lavoro per eliminare da uno strato di oltre dieci metri (c'era un telone a separare gli scarti dal contatto con il terreno) qualcosa come 3200 quintali fra ferro, acciaio, plastica, calcinacci, residui di mattonelle, batterie, filtri di olio e motore di autocarri e pali della luce in cemento armato, più 80 quintali di pneumatici. Come dire, insomma, che dal suolo è stata estratta una vera e propria montagna di rifiuti. Era stata la Procura di Arezzo, dopo aver rilevato la presenza di questi rifiuti speciali illecitamente smaltiti dagli anni '50 fino ai primi anni '90, a imporre la bonifica ai due nuovi proprietari del terreno, la cui superficie misura intorno ai 5mila metri quadrati. È stato quindi fatto un accordo fra i proprietari stessi, il Comune di Sansepolcro e la Stazione Carabinieri Forestali biturgense, i cui militari hanno vigilato nel corso di questo lasso di tempo perché tutto si svolgesse in piena regolarità. EBBENE, ora si può dire tranquillamente: di quell'incredibile periodo (oggi sarebbe per fortuna impensabile dover scaricare i rifiuti a ridosso del letto di un fiume) non è rimasto più nulla; almeno una decina di camion arrivavano ogni giorno sul posto per riversare materiale di ogni genere, ricoprendo il tutto con la terra. O meglio, sopra uno strato di rifiuti, ne veniva steso uno di terra. Ricordiamo anche il cattivo odore che gli abitanti di Santafiora sono stati costretti a respirare, con assieme il fumo e le polveri anche nelle serate estive, quando magari avrebbero voluto aprire le finestre ma la presenza di questa discarica lo rendeva impossibile. Fino a quando, nell'estate del 1990, la protesta cominciò a farsi sentire con incendi giornalieri in quella che la gente chiamava concimaia. Nemmeno gli appelli e le sollecitazioni allo smantellamento, già dagli anni '80, ebbero alcun effetto, fino a quando l'apertura di Belladanza non ha posto fine a questo capitolo. Ultima curiosità: un progetto per la bonifica della zona era stato presentato dall'allora Comunità Montana Valtiberina Toscana alla fine del 1996, riscuotendo il parere favorevole del Provveditorato alle opere pubbliche per la Toscana. Insomma, meglio tardi che mai.
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 18-10-2017 da wineuropa

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