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Altre notizie L’assessore Marconcini: l’obiettivo e' finire il lavoro con il primo aprile

Resurrezione, entro Pasqua il restauro del capolavoro di Piero

di CLAUDIO ROSELLI

RESTAURO della Resurrezione di Piero della Francesca completato entro la prossima Pasqua. E considerando il fatto che questa festività cadrà domenica 1° aprile, vuol dire che per marzo tutto dovrà essere a posto. E' questo l'obiettivo che insegue l'amministrazione comunale di Sansepolcro: d'altronde, il celebre capolavoro considerato addirittura l'affresco più bello del mondo (di sicuro, rientra fra i migliori in assoluto) è l'emblema della città e della Pasqua, per cui la cerimonia acquisirebbe un elevato significato anche dal punto di vista simbolico. Non solo: il percorso verrebbe a chiudersi dopo tre anni esatti dall'apertura del cantiere, datata marzo 2015, grazie alla generosità del mecenate Aldo Osti (ex dirigente Buitoni e cittadino onorario di Sansepolcro) e al contributo della municipalità. «Stiamo facendo il possibile perché questo obiettivo vada in porto - ha affermato l'assessore biturgense alla cultura, Gabriele Marconcini - anche se il lavoro dovrà essere portato a termine nel migliore dei modi, come del resto sta avvenendo da quando è stato montato il ponteggio davanti all'affresco. C'È UN COMITATO scientifico del restauro, composto da autorevoli personalità, che ogni due settimane viene qui al museo per controllare lo stato di avanzamento dei lavori e il bello è che si sofferma su qualsiasi particolare e dettaglio, a garanzia della giusta scrupolosità con la quale un'operazione del genere debba essere seguita». Anche grazie ai risultati evidenziati dai vari step, possiamo parlare a ragione di luce nuova per la Resurrezione di Piero? «In tutti i sensi. In primo luogo perché è il lavoro stesso che sta restituendo colori più lucenti e poi perchè vi sarà un apposito studio per esaltare proprio l'elemento luce, che in Piero assumeva un valore particolare. SARÀ QUINDI una Resurrezione che potremo ammirare anche negli effetti luce ed è nostra intenzione quella di installare un impianto di climatizzazione per fare in modo che i freschi colori non risentano degli sbalzi atmosferici». Ovviamente, nella sala dedicata al sommo artista di Sansepolcro si continua a lavorare e le mani sono quelle dei restauratori Paola Ilaria Mariotti dell'Opificio delle Pietre Dure e Umberto Senserini della Soprintendenza. Il ponteggio favorisce un contatto più ravvicinato fra il visitatore e il volto del Cristo risorto, a tu per tu l'uno con l'altro; e comunque, anche la notizia all'inizio e le varie fasi del restauro poi hanno contribuito a conferire ulteriore fama e visibilità alla Resurrezione. Il tutto a beneficio del movimento turistico.
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 16-11-2017 da wineuropa

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