- PERUGIA - DALLE ‘ONLUS' che si occupano di disabili «sfrattate» dai terreni comunali - venduti al Centro culturale islamico -, fino alla lettera del sindaco Marco Locchi al ministro Marco Minniti del gennaio 2017 e la rovente polemica politica: sei anni difficili per la costruenda ‘moschea' di Umbertide che, nei giorni scorsi, con l'imam, è stata la prima associazione culturale, di matrice musulmana, a sottoscrivere il ‘Patto' con la prefettura. La comunità musulmana conta 2mila persone su un bacino di 17mila residenti. Ma l'iter ora al centro degli accertamenti comincia nel 2011 con l'acquisto del primo lotto nell'area «ex serra» comunale al prezzo di 50mila euro. Nel 2013 l'acquisto di un altro pezzo di terreno per un totale di 100mila euro. Nel frattempo va avanti l'iter di variante al Prg con destinazione urbanistica. NEL 2015 viene rilasciato il permesso a costruire. Lo Sportello unico segnala all'Amministrazione che si tratta di «fondamentali trasformazioni sociali e culturali della città». Il progetto presentato al comune è di 650 metri quadrati suddivisi in due piani. A piano terra un locale adibito a sala ricreativa-polivalente. Lo stanzone della preghiera: 400 metri quadrati. Il caso-moschea esplode oltre un anno fa. Il botta & risposta tra sindaco e l'opposizione è caldissima. A gennaio lo stesso Locchi arriva a scrivere al ministro ma nel frattempo si susseguono le tensioni, alimentate dalla situazione internazionale e dallo spettro di finanziamenti esteri - sempre negati («sono le offerte dei fedeli raccolte in tanti anni») - per costruire la struttura.
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it