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Altre notizie Veto a Citta' di Castello sul Fanfani-Camaiti: Una scorrettezza

Scuola esclusa dall’orientamento E scatta la polemica con il Comune

di CLAUDIO ROSELLI -PIEVE SANTO STEFANO- ESCLUSO dall'orientamento scolastico sul versante umbro della vallata. È l'amara sorpresa per l'istituto superiore «Fanfani-Camaiti» di Pieve Santo Stefano, che comprende gli indirizzi professionale forestale, tecnico agrario e alberghiero nella vicina Caprese Michelangelo. Oggi si tiene un evento a Sansepolcro, nel quale il «Fanfani-Camaiti» è regolarmente presente, così come le altre scuole del versante toscano e umbro, al contrario di martedì, quando a Città di Castello ci saranno di nuovo tutti gli istituti del comprensorio, meno quello di Pieve e Caprese, sul quale il versante tifernate ha posto il veto. IL MOTIVO? Se l'indirizzo forestale è unico, quelli tecnico-agrario e alberghiero hanno i loro omologhi a Città di Castello, che però a Sansepolcro sono stati accolti. Logiche di concorrenza fra scuole, tanto più che dal sondaggio Eduscopio emerge il primo posto occupato dal «Fanfani-Camaiti» per la garanzia degli sbocchi occupazionali post diploma? «Profondo rammarico per una vera e propria scorrettezza - scrive l'amministrazione comunale di Pieve in una nota - soprattutto nei confronti delle famiglie e dei ragazzi che hanno il diritto di scegliere, potendo conoscere tutta l'offerta del territorio e non solo una parte». E di seguito un chiaro messaggio a indirizzo dell'amministrazione comunale di Sansepolcro: «La scelta di accettare il veto tifernate è stata a nostro avviso poco lungimirante e rispettosa delle scuole della Valtiberina Toscana, oltre che degli studenti. Riteniamo quindi che per il futuro sia necessario un maggior coinvolgimento della conferenza scolastica zonale, al fine di non giungere a soluzioni affrettate come questa, adottata sicuramente in buona fede ma lesiva della dignità di chi lavora in questi istituti messi all'angolo». ANCHE la dottoressa Laura Cascianini, dirigente scolastico del «Fanfani-Camaiti», è in linea con l'amministrazione pievana: «E' una grande delusione - ha dichiarato - perché la nostra scuola è sempre stata molto collaborativa quando il comune di Sansepolcro ci ha chiesto di contribuire. Lo abbiamo fatto sempre volentieri, ritenendo di impreziosire l'immagine del comprensorio, ma ora ci sentiamo traditi: se viene consentito agli omologhi istituti del versante umbro di venire qui a Sansepolcro e si preclude la stessa cosa al nostro, vuol dire che la nostra presenza non è tutelata. Il «no» all'indirizzo forestale non ha poi alcun tipo di spiegazione. Spero che la prossima volta venga convocata la conferenza scolastica: non vogliamo più trovarci di fronte a decisioni già prese a tavolino».
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 24-11-2017 da wineuropa

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