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Altre News Valorizzare i territori di montagna Staffetta in bicicletta a Roma per consegnare il progetto di legge

PIEVE SANTO STEFANO SE NE DISCUTE NEL PROSSIMO CONSIGLIO

UNA LEGGE di valorizzazione dei Comuni montani da presentare «brevi manu» a Roma prima della fine dell'attuale legislatura, per poter poi essere presa in considerazione dalle forze politiche in quella successiva. L'iniziativa è partita da associazioni e gruppi di cittadini dell'Alto Savio, comprensorio romagnolo confinante con la Valtiberina Toscana, ma ha subito incontrato l'adesione convinta dell'amministrazione di Pieve Santo Stefano, che sta valutando la possibilità di esprimere un voto favorevole nel corso della prossima seduta consiliare, fissata per le 14 di sabato. Sul tavolo del sindaco Albano Bragagni è arrivata la lettera che l'associazione di promozione sociale «Il Faro di Corzano» ha già presentato lo scorso 20 ottobre a San Piero in Bagno; si tratta ora di percorrere una staffetta a piedi o in bicicletta, con i cittadini che da Sarsina raggiungeranno Roma per consegnare la missiva. Se ai piani alti della politica non si muove nulla - questo il senso del documento - allora occorre iniziare dal basso: la proposta è pensata per il popolo e soprattutto per quella parte di popolazione che vive nei territori di montagna e che chiede di essere valorizzata per le sue innumerevoli peculiarità. Una parola chiave: uguaglianza, intesa come riconoscimento delle specificità di ognuno e come capacità di saperle promuovere e valorizzare. «Per troppi anni - si legge - i nostri legislatori hanno finto di non vedere che la montagna è diversa dalla pianura e che quindi non può essere trattata allo stesso modo dei grandi centri urbani. L'applicazione di schemi e politiche uguali è pertanto considerata un'ingiustizia». L'obiettivo non è una difesa localistica, né una pretesa egoistica di chi vuol salvare il proprio interesse a scapito della collettività: proteggere e sostenere la montagna significa promuovere un equilibrio di sostenibilità e civiltà dentro l'intero territorio italiano. Eventi dannosi, vedi i dissesti idrogeologici, potrebbero essere evitati con una maggiore attenzione e una migliore azione nei territori cosiddetti marginali. Claudio Roselli
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 29-11-2017 da wineuropa

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