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Altre News La storia di Roberto Colombo, un tifernate dal cuore d'oro

Raccolta-fondi nel nome della madre Realizzo pozzi e disseto il Malawi

- CITTA' DI CASTELLO -
A SETTEMBRE dell'anno scorso la sua ma mma morì in un incidente stradale, il padre rimase ferito in gravissime condizioni. Ma da quel dramma Roberto Colombo (ex candidato a sindaco per Castello Cambia ed ex consigliere comunale) ha trovato la forza di fare un gesto bellissimo che è diventato concreto in questi giorni, in memoria della mamma Maria. E' andato in Africa insieme alla figlia e al padre Natale, 86 anni, per inaugurare alcuni pozzi e portare acqua potabile a centinaia e centinaia di persone, con una raccolta fondi promossa tra amici e conoscenti. CE LO RACCONTA lui stesso: «Dopo la morte della mamma ho proposto a mia figlia e mio padre di onorare la sua memoria facendo un'azione di aiuto. L'idea iniziale era di sostenere qualcuno che senza il nostro intervento sarebbe morto, immaginavo tipo di pagare i costi di un'operazione difficile o qualcosa di simile». Poi invece i pozzi in Africa? «Sì, mi sono consigliato con Davide Pantaleoni, un mio amico italo malawiano che già segue altri importanti progetti (Associazione Sottosopra), per meglio individuare il mio scopo. Poi sono stato in Africa 45 giorni appena mio padre è uscito dall'ospedale. Da lì ho pensato di voler realizzare non un intervento singolo, ma portare acqua potabile a più persone possibili. In Malawi il 70% della popolazione non ha accesso all'acqua potabile...». Come sei riuscito a raccogliere i fondi? «Ho cominciato a proporre questo progetto che chiameremmo ‘Per un pozzo in più...' a tutti (dagli amici ai colleghi di lavoro che hanno accettatto di donare un'ora al mese del loro stipendio) la mia famiglia (visto che l'idea originale era ‘in memoria' di mia madre) ha contribuito per una somma sufficiente per costruire sei pozzi. Amici e colleghi hanno contribuito per altri quattro pozzi». Sei appena tornato dall'Africa con tuo padre... «Sì, in questo viaggio in Malawi, abbiamo inaugurato due pozzi, cominciati i lavori in altri due (le trivellazioni) e individuato altri tre villaggi che saranno i prossimi beneficiari». Quindi il progetto non si ferma? «No, anzi! Faccio un appello a tutti coloro che hanno voglia di sostenerlo: i villaggi che sono senza acqua sono ancora moltissimi e con pochissimo si ha un risultato straordinario. Una vita vale una vita....in qualsiasi parte del mondo». Cristina Crisci
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 29-11-2017 da wineuropa

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