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Sport No a questi episodi di violenza dei quali siamo stati vittima

Il Trestina: Calci e morsi a giocatori e tifosi

- CITTA' DI CASTELLO - «AGIREMO nelle sedi opportune per tutelare la nostra serietà ed onorabilità, per riportare il calcio alla sua vera funzione e dire no a questi episodi di violenza dei quali siamo stati vittima»: lo Sporting Club Trestina prende posizione e fornisce la sua versione dei fatti relativi alla gara Trestina-Collepieve, categoria Allievi Regionali, sospesa domenica a pochi minuti dalla fine per un pesante tafferuglio in campo. Intanto sul fatto interviene anche l'assessore Massimo Massetti: «Ha perso lo sport», dice. SECONDO quanto racconta il Trestina «tre nostri giocatori sono finiti all'ospedale di Umbertide con contusioni varie, anche con prognosi di 8 giorni». Tutto è scoppiato sul 2-1 e «dopo l'espulsione di un giocatore ospite per proteste contro la decisione arbitrale. Da lì in poi si sono succeduti episodi di violenza fine a se stessa che nulla hanno a che fare con l'agonismo sportivo soprattutto se i protagonisti sono ragazzi di poco più di 16 anni». SECONDO la versione dello sporting club Trestina ci sono stati «calci, manate, pugni su viso e collo, morsi, sputi anche nei confronti degli spettatori e genitori che nel frattempo si erano avvicinati alla rete; poi ancora minacce nei confronti del guardalinee. Una situazione che neanche dirigenti e accompagnatori hanno saputo arginare», dice il Trestina. Sul posto erano intervenuti carabinieri e polizia chiamati dalla squadra locale: la partita si giocava a San Secondo, stadio Mancini. «Tali episodi saranno sicuramente valutati per la portata della loro gravità e daranno vita ad un'azione che vedrà la Società Trestina costretta a difendersi nelle opportune sedi calcistiche». SUL CASO interviene anche l'assessore allo sport del Comune tifernate Massimo Massetti: «Più di tutti ha perso lo sport, il divertimento, la voglia di stare insieme e condividere la passione per un gioco. Quello che è accaduto durante questa partita tra ragazzini di 15 e 16 anni è senza dubbio un episodio grave, da condannare sotto ogni profilo, che deve far riflettere tutti affinchè tali situazioni non si ripetano più».
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 05-12-2017 da wineuropa

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