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Cronaca Tre ospedali premiati con i bollini rosa

A misura di donna

- CITTA' DI CASTELLO -
TRE GLI OSPEDALI in rosa della Usl Umbria 1 che ieri a Roma hanno ricevuto da Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna, il riconoscimento dei bollini rosa, valido per il biennio 2018-2019, per l'offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie femminili. Sulla base di una scala da uno a tre, l'ospedale di Città di Castello ha ricevuto 3 bollini rosa, 2 bollini per l'ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino a Branca e per l'Ospedale Media Valle del Tevere a Pantalla. E' STATA riconosciuta «l'ampia gamma di servizi offerti nell'ambito del percorso nascita e post parto (compresi partoanalgesia e altre tecniche non farmacologiche per il contenimento del dolore), per la presa in carico della donna nel percorso senologico, per il protocollo di assistenza in caso di sospetta violenza sulle donne e per una sempre più marcata attenzione alle esigenze femminili», si legge in una nota della Usl. «In particolare, all'ospedale di Città di Castello - ricorda il direttore generale della Usl Umbria 1 Andrea Casciari - sono presenti la sede della Breast Unit aziendale e dell'attività di chirurgia plastico-ricostruttiva, la culla termica integrata con il progetto Madre segreta, una stanza dedicata ai ‘codici rosa' al pronto soccorso per le donne vittime di violenza. Nell'anno del decennale, sono 306 le strutture ospedaliere premiate: 71 hanno ottenuto il massimo riconoscimento (tre bollini), 183 due bollini e 52 un bollino. LA CERIMONIA di premiazione si è svolta ieri a Roma, al Ministero della Salute. La valutazione delle strutture ospedaliere e l'assegnazione dei bollini rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da oltre 300 domande suddivise in 16 aree specialistiche. Un'apposita commissione multidisciplinare, presieduta da Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, ha validato i riconoscimenti. Tre i criteri di valutazione con cui sono stati giudicati gli ospedali: la presenza di aree specialistiche di maggior rilievo clinico ed epidemiologico per la popolazione femminile, l'appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e l'offerta di servizi rivolti all'accoglienza.
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 06-12-2017 da wineuropa

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