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Politica Umbertide: il leader della Lega Nord annuncia il suo arrivo in citta'

Crisi di giunta, adesso spunta Salvini Stop alla moschea se vinciamo noi

- UMBERTIDE -
NON PASSERÀ, adesso meno che mai. La moschea di Umbertide è come il prezzemolo, sta bene dappertutto, e non poteva mancarne un po' nella crisi istituzionale che ha portato alla caduta della giunta Locchi. Un fatto che finisce per rimbalzare in cronaca nazionale, con il segretario della Lega, Matteo Salvini, che si autoinvita in città per inaugurare presto la prima sede del Carroccio. Intanto fervono gli incontri in vista della campagna elettorale prossima ventura, con «Umbertide cambia» che oggi pomeriggio alle 17.30 (sede Irbb) convoca la stampa per spiegare la sua posizione sulla crisi e l'ex Locchi che per il 27 dicembre invita la città alle 21 al ristorante Adamo di Corlo per lamentarsi tutti insieme appassionatamente sull'accaduto. IN AGGIUNTA le due ex assessore defenestrate Montanucci e Violini rompono il silenzio. Salvini, insieme al senatore, Stefano Candiani, va all'attacco: «Apriremo una sezione locale ad Umbertide, da dove partirà la campagna elettorale per le politiche. La presunzione e l'arroganza di un Pd sotto pressione a livello locale e nazionale hanno messo fine alla Giunta Locchi. Noi proporremo un'alternativa fatta di idee serie e costruttive. Con la Lega al governo della città, la moschea non solo non verrà inaugurata, ma nemmeno terminata». Ad animare il dibattito poi, le due assessore: «Questa vicenda prima di tutto ha colpito noi due ed il PD. Siamo state cacciate dalla giunta esclusivamente per motivi politici senza alcun confronto neanche con il gruppo consiliare del PD». MONTANUCCI e Violini accusano Locchi di aver perpetrato solo una «ritorsione politica», cercando «maggioranze impensabili alle quali ha lavorato con scarso successo». Dopo aver difeso il proprio lavoro fatto sempre «con serietà ed impegno», le due assessore attaccano gli ex colleghi ‘locchiani': «In questi anni ci sono stati assessori che, poco presenti in giunta ed in Comune, quasi mai interagivano con gli uffici ed il territorio. Colleghi che, a seguito della revoca delle deleghe, non hanno ritenuto opportuno inviarci neanche un messaggio di solidarietà. Da questa esperienza abbiamo capito che non contava nulla il lavoro, la correttezza, l'onestà intellettuale. Un fatto deleterio in primo luogo per Umbertide e di questo ne siamo estremamente dispiaciute». Pa.Ip.
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 21-12-2017 da wineuropa

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