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Internet & Dintorni I social network sempre più protagonisti della contraffazione: il colosso blu di Mark Zuckerberg divulga i numeri del 2017

Facebook 2017 e i numeri della contraffazione

Roma - Facebook e Instagram hanno divulgato i numeri delle richieste di rimozione di contenuti in violazione di diritti di proprietà intellettuale e dei contenuti effettivamente rimossi relativamente all'anno in corso.

Si tratta di una grande quantità di contenuti, che corrispondono a prodotti o servizi promossi sui due social che si dimostrano naturalmente al centro del mercato, anche di quello dei prodotti pirata e contraffatti: per quanto riguarda il copyright Facebook ha ricevuto 224.464 segnalazioni che hanno portato alla rimozione di 1.818.794 contenuti, Instagram 70.008 segnalazioni per 685.996 contenuti rimossi. A questi numeri bisogna aggiungere quelli relativi ai marchi: in totale le due piattaforme hanno ricevuto 58.417 segnalazioni che hanno portato alla rimozione di 148.455 contenuti e altre 25.510 segnalazioni per contraffazione che hanno portato alla rimozione di 325.359 prodotti.

Per la gran parte si tratta di pagine che pubblicano contenuti in violazione di diritti d'autore, che vendono prodotti contraffatti o che impersonano pagine ufficiali di marchi, solitamente per fini di scam: mentre Twitter non ha una policy che permette la rimozione di tali pagine a meno che lo scam o la vendita di prodotti contraffatti non sia diretta ed evidente, Facebook e Instagram sono più propense a liberare le proprio piattaforme da tali account civetta.
Due i procedimenti che portano alla rimozione dei contenuti: le segnalazioni dirette degli aventi diritti o dei loro rappresentanti che monitorano i social con sistemi di sorveglianza e gli strumenti aggiuntivi forniti da Facebook, che vanno dagli strumenti Rights Manager che facilita il lavoro di sorveglianza sui video caricati a Commerce & Ads IP Tool specificatamente designato per le inserzioni.

Naturalmente si tratta di un sistema con ancora molti difetti, per esempio gli scammer possono creare più facilmente una nuova pagina simile a quella rimossa (mancano sistemi di prevenzione) rispetto a quanto ci mettono gli aventi diritto a richiederne la rimozione, mancano sistemi di preapprovazione e le segnalazioni di contenuti in violazione sono soggetti a sfruttamenti in debiti. Fra i casi più controversi quello che ha visto Facebook inviare alla rivista tecnologica Artechnica.com una richiesta di rimozione di un Audio della NASA (il famigerato "The Eagle has landed"). traccia campionata e inserita nell'"immersion Box Set" del 2011 dei Pink Floyd.

Claudio Tamburrino
tratto da www.punto-informatico.it

 

Inserita il : 28-12-2017 da wineuropa

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