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Tecnologia & Comunicazione Il nuovo operatore Iliad vuole chiedere l'intervento del Ministro Salvini per capire se effettivamente le nuove SimBox di Iliad siano o meno pericolose a livello di sicurezza per gli utenti. Ecco i motivi

Iliad e le SimBox non rispetterebbero la sicurezza per l'utente. TIM chiede l'intervento del Governo

Iliad è arrivata sul mercato italiano degli operatori di telefonia mobile come un fulmine conquistando molti utenti grazie alla sua offerta fortemente vantaggiosa rispetto a quanto gli altri avevano fatto fino ad oggi sul mercato. Non solo però perché l'operatore ha permesso di introdurre un nuovo metodo per l'acquisto delle proprie SIM oltre a quello online tramite il proprio portale. Parliamo chiaramente delle ormai famose SimBox che altro non sono se non box automatici che permettono agli utenti di acquistare velocemente le SIM di Iliad senza dover fare code negli store. Proprio le Simbox però sono ora sotto osservazione perché presenterebbero alcune problematiche di sicurezza.

A contestare il normale funzionamento delle Simbox di Iliad sarebbe TIM che ha dichiarato pubblicamente come chiunque, anche sotto falsa identità, potrebbe presentarsi alle Simbox ed acquistare una SIM senza avere problemi di sorta. In questo caso TIM contesta il fatto che i Simbox non sarebbero dotati di una verifica dei dati immediata da parte di chi richiede la nuova SIM e questo porta anche a poter ingannare facilmente il box riuscendo ad acquistare una SIM con le credenziali di una determinata persona ma con la carta di credito intestata ad un'altra persona.

Tale espediente sarebbe stato poi scoperto da Iliad solo a posteriore ma addirittura con un ritardo di ben 10 ore dalla vendita della SIM e soprattutto dalla messa in attivazione della stessa che dunque nelle 10 ore avrebbe funzionato senza alcun problema. Un periodo importante con un'anomalia che non sarebbe accaduta se la SIM fosse stata venduta da un operatore in carne ed ossa pronto a verificare le credenziali.

 

TIM per questo si è rivolta direttamente al governo e specificatamente al Ministro degli Interni, Salvini, chiedendo che si faccia chiarezza su questa situazione per capire se effettivamente Iliad stia agendo correttamente o se invece stia andando contro quello che dichiara la legge Pisanu. Secondo la legge, infatti, le procedure di assegnazione delle SIM da parte degli operatori, proprio per proteggerci dal terrorismo internazionale, devono avere l'obbligo di un identificazione fisica del titolare della SIM attraverso il documento di identità. In questo caso il riconoscimento da parte delle Simbox non sembrerebbe essere così immediato e dunque questo potrebbe portare a ritardi nelle segnalazioni di falsi e dunque a problematiche successive.

In alcuni casi vicino alle Simbox sono stati segnalati operatori pronti a verificare il corretto funzionamento della distribuzione delle SIM ma in molti altri casi questi operatori non sono stati avvistati e gli utenti hanno potuto acquistare le nuove SIM senza alcuna verifica immediata semplicemente scansionando i documenti e pagando il tutto. A questo punto sembra palese come la questione debba essere risolta da chi di competenza per capire se effettivamente le Simbox siano comunque valide anche con un controllo anacronistico.

Iliad ha comunque fatto sapere come i distributori automatici contemplino i processi di verifica richiesti. Nello specifico:

"Le Simbox Iliad contemplano un processo di verifica tale da garantire il controllo efficace e completo dell'identità di ogni acquirente a cui viene rilasciata una SIM.

La fase di sottoscrizione dell'offerta e di richiesta della SIM iliad, prevede la raccolta di dati personali, documenti validi e la registrazione di un video dinamico per ogni singolo utente, che risultano pedissequamente verificati dagli operatori del Servizio Utenti iliad tramite un applicativo interno. Nei casi in cui i dati risultino errati, parziali o invalidi, nei casi in cui il documento di identità non risulti valido, sia danneggiato o di dubbia validità, quando inoltre, il video registrato pone dubbi sul riconoscimento di una persona, si procede al rigetto della richiesta.

L'attivazione della SIM viene effettuala da iliad solo in caso di conferma da parte dell'operatore del Servizio Utenti e successivamente a tale conferma. Questo processo è stato ideato e implementato per garantire la conformità con la normativa applicabile e la tutela della sicurezza delle comunicazioni elettroniche, e assicura un livello di controllo sulle identità degli utenti particolarmente elevato anche in considerazione della digitalizzazione della procedura.

L'ingresso nel mercato di iliad ha destato molto interesse. L'innovazione dei processi proposti piuttosto che destare continue contestazioni, dovrebbero essere benvenuti per la spinta innovativa di cui l'intero Paese e gli utenti potranno giovare".
tratto da www.hwupgrade.it
di Bruno Mucciarelli

 

Inserita il : 14-06-2018 da wineuropa

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