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Cronaca CITTA' DI CASTELLO - Un volo di dieci metri per due moto sull'Apecchiese

Finisce nel dirupo e muore.

SONO FINITI con la loro moto nel dirupo ai margini di uno dei tornanti dell'Apecchiese. Uno dietro l'altro. Per Marco Masper, 32 anni, non c'è stato nulla da fare. Si è fratturato le vertebre del collo. La morte è giunta immediata. L'altro, M.A., trentacinquenne, si è invece miracolosamente salvato. Sono le 15,30 circa quando sulla famigerata strada che collega l'Umbria con le province di Pesaro e Urbino, si materializza l'ennesima tragedia. Sulle cause stanno ancora indagando gli agenti della polstrada di Città di Castello guidati dall'ispettore capo Paolo Ferri. L'alta velocità, un'errata manovra, una semplice fatalità: non si sa bene. Sta di fatto che su questa maledetta arteria - sulla quale dovrebbe essere vietata la circolazione ai centauri, a questo punto unica soluzione per far fronte a questi continui eventi - è stata strappata via un'altra giovane vita. Siamo a meno di un chilometro dal valico di Bocca Seriola; i due giovani, che provengono dal capoluogo tifernate, stanno transitando in una serie di curve. Improvvisamente, entrambi perdono il controllo dei mezzi; si tratta di un'Aprilia «Shiver» e una Kawasaki «Z1000». Le moto precipitano per una decina di metri sul dirupo; Marco Masper, originario della provincia di Bergamo (Urniano) ma domiciliato a Fano dove lavora in un'azienda del posto, viene trovato dai primi soccorritori a una ventina di metri dalla sua moto appoggiata su di un albero. E' a terra immobile; il medico del 118 constaterà il decesso immediato. M.A., residente nella vicina Acqualagna, si salva, pur se la sua moto è nei pressi del cadavere dell'amico. Anzi, del conoscente. Perchè sembra proprio che i due si sono conosciuti per la prima volta poco prima al bar della cima per poi dirigersi verso Città di Castello; al loro ritorno, nei pressi del valico, esattamente al chilometro 16+700, il dramma. Sul posto, oltre alla Polstrada, i vigili del fuoco tifernati che impiegano diverso tempo per recuperare i due mezzi finiti nella scarpata. Nel frattempo il corpo di Masper, un giovane alto e dal peso di oltre cento chili, viene trasportato nella camera mortuaria dell'ospedale cittadino dove stamani sarà effettuata la ricognizione cadaverica. Il violento impatto con la testa avrebbe determinato la morte. Peraltro nel punto esatto dove sono precipitati il manto stradale è particolarmente rovinato, quindi anche le condizioni dell'asfalto potrebbero aver contribuito alla manovra fatale.

di FABRIZIO PALADINO e PAOLO IPPOLITI

Notizia tratta da La Nazione

 

Inserita il : 05-10-2009 da wineuropa

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