PER MOLTI Robbie era «il pittore inglese» perché degli artisti aveva il mood, quel fascino un po' controverso, ma anche l'approccio socievole verso gli altri, il desiderio di conoscere le persone, di parlare degli argomenti più diversi, mica solo di arte. Poi l'Umbria, anzi l'Altotevere, Morra, Città di Castello, Umbertide dove da anni aveva scelto di vivere e dove in queste ore, in molti lo ricordano. Lui era Robbie Duff Scott, artista, morto all'improvviso nella serata di martedì. Un malore lo ha stroncato ed è stato trovato già privo di vita nella sua abitazione. Robbie era nato a Bristol 57 anni fa, dove aveva svolto gli studi, poi nel 1984 il suo nome si impose tra i finalisti del «» alla di Londra e per i suoi lavori fu premiato anche alla Royal West of England Academy di Bristol. Dal 1990 ha lavorato nel mondo dell'arte ad Amsterdam, Glasgow, Londra, ma soprattutto in Italia, paese nel quale scelse di vivere. Prima a Morra, poi a Città di Castello e Umbertide dove i suoi quadri continueranno a raccontare di lui in molte abitazioni e locali dell'Altotevere. Sono opere figurative nelle quali risaltano i colori, le nature morte, le donne, gli specchi, ma anche gli oggetti del quotidiano disegnati nel minimo dettaglio con una precisione molto comunicativa. Ieri mattina si è svolta una cerimonia funebre in suo onore che potrebbe essere ripetuta nelle prossime settimana in Uk in sua memoria. Tanti i messaggi di cordoglio che in queste ore si sono moltiplicati nei social da parte dei tanti amici che Robbie aveva in Altotevere.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it
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