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Economia SANSEPOLRO - Forse cambia la sede di compostaggio

Valfungo, vertice ad alta tensione

ANIMATA assemblea delle maestranze della Valfungo ieri pomeriggio nella sede dell'azienda a Gricignano, in occasione dell'incontro dei lavoratori con la Flai Cgil, il cui segretario provinciale Claudio Bianconi con i suoi collaboratori ha illustrato le modalità della cassa integrazione per i 30 dipendenti fissi. In un'atmosfera comprensibilmente tesa e molto preoccupata, a è stata ribadita dal sindacalista anche la situazione negativa dei circa 70 avventizi, che col 31 dicembre hanno visto interrompersi il rapporto di lavoro con la Valfungo: "Noi cerchiamo di dare a questi lavoratori una parte di quegli ammortizzatori che oggi sono di esclusiva pertinenza del personale fisso - ha dichiarato Bianconi - Quanto alla cassa integrazione, registriamo anche l'interessamento del dott. Pierpaolo Prisco, direttore della sede Inps di Arezzo: al momento si arrivi all'anticipazione a carico dell'azienda, qualora questa non sia in grado di sostenerla, l'Inps potrebbe intervenire a favore dei lavoratori". E qual è invece la situazione del mercato del settore? "E' evidente che si riscontrano difficoltà che esistono da tempo: da oltre 40 anni a Gricignano si coltivano i funghi. E' un mercato in controtendenza rispetto alla crisi generale. Anche con il contributo delle istituzioni a tutti i livelli si cercherà di trovare le risorse necessarie al rilancio dell'azienda: non ho dubbi che in quel caso l'impresa farà la sua parte". Ieri la proprietà Montesi ha incontrato il sindaco di Sansepolcro Franco Polcri (nella foto) e poi anche quello di Anghiari Danilo Bianchi. Qual è secondo lei lo stato dell'arte su questo versante? "e' chiaro che la presenza della Valfungo qui a Gricignano non è mai stata digerita bene dai residenti: l'attuale apertura del sindaco di Anghiari, disponibile ad accogliere nel suo territorio lo spostamento dell'impianto di compostaggio è dunque significativa.
La soluzione ideale sarebbe quella di avere due siti diversi in modo da evitare che la vicinanza fra compost e produzione provochi l'azione devastante del tricoderma, quella muffa che compromette la qualità del prodotto. Ma credo che Anghiari per tutto ciò ponga precise condizioni". E quali? "Beh, è evidente che se Anghiari oggi si accolla la parte "peggiore" dell'azienda, e cioè il compost (per sua natura maleodorante), si aspetta che, qualora un domani si dovesse trasferire la parte "buona" della Valfungo, l'azienda si impegni a guardare proprio verso Anghiari".

Notizia tratta da La Nazione

 

Inserita il : 20-01-2010 da wineuropa

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