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Cronaca La calata dei profughi: gia' 60 Due ex assunti da interpreti. Tre dati in fuga: erano a spasso

VENTI A BADIA TEDALDA, ALTRETTANTI A MONTEMIGNAIO, ALCUNI ANCHE A BIBBIENA

di GAIA PAPI 
NEGLI OCCHI portano ancora la paura e i segni di un viaggio infinito. Sono in cerca di una speranza. Di un nuovo punto dal quale ripartire.
Per il momento lo hanno trovato in provincia di Arezzo. Sono circa 60 i profughi, (dei 400 arrivati in tutta la regione), provenienti dall'Africa centrale e smistati tra Badia Tedalda, Montemignaio e Bibbiena. Tra venerdì e sabato il Ministero dell'Interno ha chiamato le Prefetture, che in poche ore si sono attivate ed hanno cercato accoglienza agli immigrati in arrivo. Una full immersion per non chiudere le porte in faccia a chi ha visto nelle nostre coste una possibilità.
Sono 20 quelli arrivati a Badia Tedalda, «tutti ragazzi, giovanissimi, tra i 20 e i 35 anni, tutti provenienti dal Ghana e dalla Nigeria», ci racconta il sindaco Giovannini. Alloggiano all'albergo il Nido d'Aquila, lo stesso che due anni fa aprì le porte ad altri migranti. A poche ore dal loro arrivo il sindaco ha organizzato un incontro con la cittadinanza: «E' stato un momento di massima cordialità. I cittadini in questo modo hanno conosciuto e sono entrati a contatto diretto con chi ospiterà il loro paese». I 20 giovani a Badia Tedalda hanno trovato un clima disteso. Ad aiutarli anche la presenza di due profughi che due anni fa alloggiarono proprio nel paese. Una bella storia che parla di accoglienza e solidarietà. «Sono rimasti qua, e abbiamo trovato loro un lavoro. Uno è un operaio impegnato in un'azienda agricola, l'altro un "tuttofare" in un'attività turistica. Loro ci danno una grande mano per comunicare», ci racconta con un sorriso Giovannini. «Sono giovani con un obiettivo ben preciso: trovare un lavoro, molti di loro sembrano intenzionati a farlo fuori dall'Italia. Noi rappresentiamo solo un ponte verso la Germania, la Svezia, la Danimarca», continua il sindaco. Sui rifugiati di Badia Tedalda, a pochissime ore dal loro arrivo, era già partita un'indiscrezione. Si parlava dell'allontanamento di tre migranti (che precisiamo, è nel loro pieno diritto). Invece il sindaco e il responsabile dell'albergo dove alloggiano ci assicurano che si è trattato solo di una lunga passeggiata, e che la sera, stanchi, sono tornati nelle loro camere. «Sono stremati, hanno dormito tutto il giorno, alcuni di loro non sono riusciti nemmeno ad alzarsi», ci raccontano dal Nido d'Aquila.
ALTRI 20 si trovano a Montemignaio. Anche in questo caso tutti giovani, 17 provenienti dal Mali, 2 dallo Zimabue e 1 dalla Nuova Guinea. Loro hanno trovato un posto dove dormire nell'albergo Miramonti sulla Consuma. I restanti hanno trovato accoglienza a Bibbiena. Erano arrivati in 15, gli stessi dopo poche ore hanno lasciato l'albergo e di loro non si è avuto più notizie. Al loro psto sono arrivati altri 4 migranti sempre dall'Africa centrale.
notizie tratte da La Nazione

Inserita il : 15-04-2014 da wineuropa

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