IN QUESTI mesi, molti si sono chiesti se il Cinema Eden, l'unico in città, avesse un futuro da proiettare. Le sale sono state chiuse per settimane e un susseguirsi di voci ha alimentato il dubbio che Città di Castello stesse per rimanere senza cinema. La proprietà (privata) delle due sale sta trattando una possibile cessione in affitto.
NON È FACILE: la pesante congiuntura economica e gli alti costi di gestione, hanno fatto il resto. Per ora dunque non ci sarebbero certezze. Ma giovedì sera, nel corso della proiezione del film «Quando c'era Berlinguer», di fronte a Walter Veltroni (regista) e Bianca Berlinguer, il cuore della città è tornato a battere lì dentro. Vuoi il film, vuoi il desiderio di dimostrare vicinanza al cinema tifernate, il pubblico è accorso in massa, riempiendo fino all'ultima poltroncina. Tanto che alla fine è arrivato anche l'appello di Veltroni: «Un cinema che chiude è come un albero che cade in mezzo alla foresta, assistiamo alla continua serrata di tante sale nelle città italiane, lancio un appello alle istituzioni perchè mettano in campo tutti gli sforzi per scongiurare il progressivo depauperamento della cultura».
NELL'INIZIATIVA di Arci Out tutte e due le sale gremite per la proiezione del film su Berlinguer, a 30 anni dalla morte del leader del Partito Comunista. Bianca Berlinguer si è detta commossa della folla accorsa per vedere il film sulla storia del padre. Veltroni in un lungo intervento ha raccontato alcuni aneddoti. La serata è stata introdotta da Christian Biagini che ha ringraziato i tanti intervenuti.
Cristina Crisci
notizie tratte da La Nazione