NOTIZIE LOCALI

Cronaca L’INDAGINE: FURTI E SPACCIO NEL SUO "CURRICULUM"

Torna per rivedere la famiglia. Arrestato pericoloso latitante

CITTA' DI CASTELLO

E' TORNATO a Città di Castello per riabbracciare la mamma e la sorella, ma la polizia lo stava aspettando per arrestarlo. E' finita così la latitanza di un pericoloso malvivente di origine tunisina, M.W. di 45 anni. Un curriculum piuttosto pesante alle spalle: pena già scontata per omicidio, spaccio, furti e detenzione abusiva di armi. Gli agenti del commissariato hanno fatto scattare le manette in esecuzione ad un ordine di custodia cautelare in carcere, emesso dalla Procura di Perugia. L'attività investigativa svolta in precedenza aveva messo l'extracomunitario al centro di una rete di spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto nei confronti di ragazzi minorenni.
IL TUNISINO, giunto in Altotevere da circa un anno e mezzo, si era subito messo in una posizione di supremazia rispetto ad altri spacciatori, anche connazionali, ricorrendo persino ad atti intimidatori violenti. Guadagnate alcune piazze di spaccio, aveva commesso anche una serie di furti in abitazioni e autovetture per finanziare la propria attività. Le indagini lo avevano visto protagonista come spacciatore persino all'esterno di alcuni istituti scolastici, sia di primo che di secondo grado, nel centro abitato. Nel giro di qualche mese dal suo arrivo in città la stessa polizia, circostanziando diversi episodi, aveva richiesto l'arresto alla Procura. Ma il quarantacinquenne si era reso irreperibile e, allontanatosi da Città di Castello per qualche mese, stava trascorrendo parte della latitanza in Olanda e Germania.
LA POLIZIA era sicura che sarebbe, prima o poi, ritornato dalla madre e dalla sorella, ancora residenti in città. Ed è stato proprio il desiderio di rivedere la sua famiglia a tradirlo. Gli agenti del commissariato stavano controllando le abitazioni in questione, sino a quando, nella prima mattinata di martedì, l'uomo è comparso a casa della madre. Immediato l'arresto e la traduzione al carcere di Capanne. Al tunisino sono stati contestati altri reati, notificati atti amministrativi, tra cui il rifiuto del rinnovo del permesso di soggiorno e la contestuale espulsione. Per tale motivo, espiata l'eventuale pena, verrà immediatamente espulso con accompagnamento coatto alla frontiera. Cristina Crisci

Notizie tratte da "La Nazione"

 

Inserita il : 27-11-2014 da wineuropa

Invia il tuo commento

Che Tempo Fara'