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CITTA' DI CASTELLO
DOVEVA essere inaugurato a maggio, in concomitanza con l'Expo 2015, ma ancora la data certa non è stata fissata. Si fa sempre più in salita il progetto di rinascita del Teatro continuo di Burri a Milano, una delle iniziative inserite nel Centenario della nascita. Da mesi infatti l'opera, i cui progetti originari sono stati forniti dalla Fondazione Albizzini, è stata presa di mira da un Comitato e da alcune associazioni (tra cui Italia Nostra) pronti a dare battaglia. E che battaglia! Nei giorni scorsi l'opera è stata persino diffidata. LA FONDAZIONE «Perilparco» di Milano ha formalmente richiesto agli uffici comunali «di astenersi dal proseguire i lavori per la realizzazione della copia del Teatro continuo di Alberto Burri nel cuore del parco Sempione». Una diffida dovuta al «mancato rispetto» degli accordi da parte del Comune sulla gestione dei giardini, secondo la fondazione. Negli ultimi mesi, da quando il progetto è stato ufficializzato, ci sono stati: una petizione web, una raccolta firme, sit-in davanti a palazzo Marino, due incontri dei comitati in consiglio di zona, esposto alla Procura della repubblica, prese di posizione di associazioni, critici e architetti, infine la richiesta di sospensione dei lavori da parte della Consulta per il referendum. Sull'opportunità di ricostruire il Teatro Continuo si è inoltre svolta una partecipata riunione alla Triennale di Milano (il 27 marzo scorso) alla presenza di esperti di storia dell'arte, dell'architettura e del paesaggio. La fondazione «Perilparco» che aveva restaurato il parco negli anni 90 e realizzato la recinzione, si scaglia «contro il Comune e contro questa installazione che sconvolge l'equilibrio del parco, distruggendo la coerenza e l'armonia della più bella visuale prospettica milanese e scrivono la consegna alla Fondazione Burri che in tal modo si appropria della immagine più simbolica della città di Milano».
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it