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Altre di Cronaca Sansepolcro: presa di posizione di Confesercenti dopo le polemiche

Mercato del Forte? Concorrenza

di CLAUDIO ROSELLI
NON C'È BISOGNO di eventi che creano concorrenza con le aziende del territorio e finiscono con il penalizzare il commercio locale, invece di promuovere le occasioni di shopping. Confesercenti dice la sua a proposito ancora degli strascichi legati al mercato con gli «Ambulanti di Forte dei Marmi», tenutosi il 26 aprile a San Giustino e non a Sansepolcro. Nell'esprimere solidarietà alla propria presidente comprensoriale, Ilaria Sassolini, per la posizione assunta sulla bocciatura dell'iniziativa nella città biturgense, l'associazione di categoria ribadisce che - come si è sempre battuta contro le sagre selvagge che si pongono in concorrenza sleale con la ristorazione - così ha fatto stavolta per la formula del mercato del Forte, vista «la prevalenza di bancarelle dell'abbigliamento e il conseguente danno arrecato alle numerose attività commerciali del settore presenti a Sansepolcro». Confesercenti ritiene del tutto strumentale la polemica sollevata intorno alla questione, sottolineando come il territorio abbia bisogno di programmare eventi e iniziative che fungano da stimolo per visitare la vallata, soffermandosi ad acquistare le eccellenze e a degustare i prodotti del posto, ma mettendo al tempo stesso le attività locali al riparo dalla concorrenza.
ED È PROPRIO sulla base di tali considerazioni che Confesercenti arriva alla seguente conclusione: «Sansepolcro non ha perso proprio nulla, tanto più che l'evento proposto pare non essere nemmeno ‘profeta in patria', in base a quanto dichiarato dal sindaco di Forte dei Marmi, Umberto Buratti, che nei mesi scorsi ha chiesto all'autorità garante della concorrenza e del mercato di intervenire con tutti i mezzi e le modalità offerti dalla normativa vigente e nell'ambito delle competenze istituzionali, affinché possa cessare la programmazione di eventi denominati come ‘Mercato del Forte', organizzati al di fuori del territorio comunale e pubblicizzati con varie modalità». Allineata con Confesercenti è l'altra associazione di categoria, Confcommercio: «Non troviamo corretto chiamare operatori di fuori con gli stessi articoli - dichiara la responsabile ‘ambulanti', Tiziana Burgassi - per cui ben vengano da altri comprensori ma con tipologie merceologiche diverse. Non siamo di certo contrari a eventi o iniziative, purchè non ci vengano proposti ‘doppioni'. E se poi in mezzo agli ambulanti ‘ospiti' vanno a infilarsi anche quelli locali - come abbiamo appurato - allora ci sentiamo persino presi in giro».
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 06-05-2015 da wineuropa

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