PAOLO CREPET, psichiatra, scrittore e sociologo, ha incontrato ieri oltre quattrocento ragazzi, studenti delle scuole superiori di Sansepolcro, per parlare insieme a loro del rapporto con i coetanei, la famiglia, dei loro disagi, dell'influenza delle tecnologie sulle relazioni umane. L'incontro si è svolto al cinema Aurora ed è stato promosso da Rosetta Del Bene, presidentessa dell'associazione «Borgo Sansepolcro Promuove».
Paolo Crepet, che alla professione di psichiatra abbina una intensa attività televisiva di opinionista in trasmissioni come «Porta a porta» e «La vita in diretta», ha dialogato con gli studenti degli istituti superiori.
A moderare l'evento, la giornalista Giovanna Zucconi che è stato il filo diretto tra il relatore e la platea, riuscendo a mantenere per due ore sempre viva l'attenzione e la curiosità del giovane pubblico. A fare gli onori di casa Rosetta Del Bene, che ha ricordando come «l'idea di organizzare un tale incontro è nata dalla volontà di far riflettere i ragazzi sui rapporti familiari e interpersonali, sull'impatto della tecnologia nella vita quotidiana, sull'eccesso dei consumi e sulla errata convinzione che sia l'abbondanza di beni a rendere felici».
Partendo dalla ricerca della felicità, Crepet ha affrontato il tema delle nuove tecnologie. Essere felici vuol dire aprirsi al nuovo, sorprendersi. Internet rappresenta la conoscenza, la facilità ma allontana dal pensiero, dai ragionamenti. Affrontare le difficoltà, fare fatica regala soddisfazioni perché «tutto ciò che è intelligente è scomodo». Anche nel rapporto con i genitori il segreto sta nel confronto e non nel «quieto vivere».
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it