NOTIZIE LOCALI

Cronaca L’esame ieri a Siena. Non si escludono avvisi di garanzia nei prossimi giorni. Gli scenari

Veronica, per ora un fascicolo senza indagati. Morta asfissiata: la conferma dall'autopsia

di SERGIO ROSSI
NON ARRIVANO sorprese dall'autopsia effettuata nel pomeriggio di ieri dallo staff di medicina legale dell'università di Siena. Veronica Sestini è stata uccisa dal fumo acre sprigionato dal violento incendio che ha devastato il casolare di Gragnano dove la ragazza abitava con i genitori e il fratellino, salvo per miracolo. Veronica si è probabilmente accorta di quanto stava succedendo, è scesa dal letto ma ormai il fumo le aveva invaso i polmoni e la ventunenne si è accasciata sul pavimento. La morte è sopraggiunta poco dopo.
L'AUTOPSIA era stata dispossta dal magistrato inquirente Alessandra Falcone che ha aperto un fascicolo a carico di ignoti. Non si ipotizzano al momento responsabilità individuali, anche se è assolutamente possibile che nei prossimi giorni qualcuno venga iscritto nel registro degli indagati. Tutto ciò potrebbe avvenire quando i vigili del fuoco, intervenuti immediatamente sul posto, consegneranno ai carabinieri e al pubblico ministero la relazione tecnica sulle cause che hanno provocato il maledetto incidente.
Il sospetto - anzi più di un sospetto - è che sia stata la canna fumaria, cui era collegata la caldaia a legna, il killer che ha scatenato il rogo. In parte ostruita e piena di fuliggine, sarebbe bastata una scintilla al suo interno per far divampare l'incendio che ha poi trovato facile esca nella fuliggine stessa. Le fiamme, senza che nessuno fosse presente in casa per intervenire subito (mamma Clotilde era al lavoro nella tabacchicoltura, babbo Stefano da poco uscito per accudire il cane), sono diventate indomabili e hanno attaccato gli interni, sviluppando spesse volute di fumo che hanno invaso tutti gli ambienti comprese le camere dove dormivano i ragazzi. Il più piccolo, quindici anni, ce l'ha fatta a reagire, è sceso al primo piano e si è gettato dalla finestra per tre metri, fratturandosi il polso ma salvandosi la vita. Per Veronica, purtroppo, non è andata nello stesso modo.
COMPLETAMENTE distrutto il casolare dove i Sestini abitavano e ancora in serata è scattato l'allarme per un piccolo focolaio che di nuovo si era propagato. Indispensabile l'intervento dei vigili del fuoco ma il guaio è stato risolto nel giro di pochissimo tempo. Ma per dare un'idea della complessità dell'intervento e della bonifica, basti pensare che le operazioni sono in tutte durate quasi diciotto ore.
Ancora ieri la casa distrutta è stata meta di un triste pellegrinaggio con mazzi di fiori deposti sul terreno adiacente a testimoniare la vicinanza degli abitanti di Gragnano e di Sansepolcro a questa famiglia venuta dal senese ma che ormai da una quindicina di anni si era stabilita in Valtiberina, dove i figli sono cresciuti frequentando le scuole pubbliche. E' stata insomma una mazzata per tutti, un'alba da dimenticare che si è portata via una ragazza nel fiore degli anni. Fine terribile le cui cause vanno ovviamente capite fino in fondo. E a questo penserà l'indagine avviata dalla procura aretina.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 25-06-2015 da wineuropa

Invia il tuo commento

Che Tempo Fara'