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Cronaca Anghiari, blitz delle fiamme gialle. Il veicolo era privo di autorizzazioni

A scuola con l’autobus non omologato Due denunce e danni per 100mila euro

i CLAUDIO ROSELLI
EFFETTUAVANO il servizio di trasporto scolastico per conto del Comune di Anghiari con il mezzo non omologato. Un danno di oltre 100mila euro, imputato alla società che gestiva l'appalto per conto dell'ente e riferito all'arco temporale che va dal 2008 al 2013, con due soggetti denunciati dalla Brigata di Sansepolcro della Guardia di Finanza. Per meglio dirla, il veicolo che accompagnava tutti i giorni i bambini alle elementari svolgeva le funzioni di scuolabus quando invece era uno di quelli semplicemente adibiti al trasporto promiscuo di persone e cose, modificato nelle caratteristiche funzionali e nei dispositivi di equipaggiamento con l'aggiunta di sedili per trasportare più persone di quelle previste nella carta di circolazione. Invece delle 9 unità che avrebbero dovuto costituire il massimo trasportabile, gli uomini delle Fiamme Gialle ne hanno contate 12 (più il conducente) la mattina in cui hanno eseguito il controllo, procedendo poi con successivo fermo del pullmino.
IMMEDIATA era intanto scattata la denuncia nei confronti dell'autista e del titolare della ditta per aver messo in pericolo la sicurezza del trasporto pubblico scolastico; poi sono partite le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Arezzo, che ha proceduto con gli accertamenti tecnici rivolgendosi all'ufficio della Motorizzazione Civile e qui saltavano fuori le irregolarità riscontrate in base alle caratteristiche tecniche del veicolo, che risultavano modificate con anche il già ricordato aumento di capienza.
A questo punto, i tecnici della Motorizzazione disponevano l'immediata sospensione della circolazione per il veicolo in questione, ritenuto persino pericoloso per questo tipo di servizio e quindi non idoneo nè per il trasporto degli studenti nè come normale autobus di linea. Sul versante amministrativo, poi, la Guardia di Finanza accertava che la ditta proprietaria del mezzo sequestrato operava in regime di subconcessione, ovvero che l'affidataria del servizio era in realtà un'altra società, quella responsabile del servizio di trasporto scolastico per conto del Comune.
LA CONCLUSIONE del lavoro di indagine ha portato quindi alla denuncia del titolare della ditta di autotrasporti anche per i reati di frode e inadempimento relativi a contratti di pubbliche forniture, per aver effettuato un servizio pubblico con un mezzo inidoneo, alterato, modificato e non conforme alle caratteristiche del codice della strada e alle convenzioni di subconcessione del servizio di trasporto pubblico scolastico.
Altro risvolto della vicenda: l'apposizione di adesivi e loghi della Regione Toscana per indurre a credere che si trattasse di un servizio di trasporti regionali. La Procura regionale della Corte dei Conti di Firenze è stata poi interpellata per l'eventuale danno erariale subito dal Comune, che ha regolarmente pagato il servizio.
E la Brigata biturgense della Finanza ha rilevato gli oltre 100mila euro già ricordati nell'arco dei sei anni per un servizio prestato in difformità con le prescrizioni convenzionali, per aver adoperato un mezzo non idoneo alla circolazione e per non aver eseguito i dovuti controlli nei confronti del sub concessionario del servizio.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 25-11-2015 da wineuropa

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