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Sport Cinquant'anni, vive su una sedia a rotelle ma e' diventato un campione

Riccardo, il 'riscatto' dello sport In campo per i diritti dei disabili

HA AVUTO tenacia e determinazione nell'affrontare a testa alta situazioni che il destino purtroppo riserva. Vittima di un incidente stradale a causa del quale vive su una sedia a rotelle, il tifernate Riccardo Lucaccioni, 50 anni non si è perso d'animo: in sella alla sua fiammante handbike (un particolare tipo di bicicletta che si muove tramite delle manovelle mosse grazie alle braccia) parteciperà al campionato internazionale della specialità che si svolgerà l'11 e 12 giugno a Foligno.
ASSIEME al ciclista tifernate scenderanno in pista altri sei corridori della società U.C. Petrignano di cui lo stesso Lucaccioni fa parte. Riccardo apprezzato e instancabile fondatore dell'associazione «Cuor di Leone», da oltre quindici anni è in prima linea per i diritti dei disabili. Dopo l'incidente, avvenuto nel 1989, con il sostegno della moglie Simona e dei figli ha deciso di non rimanere con le mani in mano e si è dedicato con successo alla pratica di alcuni sport riservati ai disabili, fra cui il tennis in carrozzina ed ora handbike.
RECENTEMENTE Lucaccioni, sempre con la casacca dell'U.C. Petrignano ha partecipato ad Imola alla tappa del Giro d'Italia della specialità. «Ad Imola - ha precisato Lucaccioni - ho avuto l'onore di competere con un grande campione e soprattutto un grande uomo come Alex Zanardi, doppia medaglia d'oro alle paralimpiadi di Londra. Il prossimo impegno sarà nel mese di giugno a Foligno nell'ambito di una gara internazionale che cercherò come sempre di preparare al meglio per ben figurare al cospetto di atleti di spessore tecnico e potenza notevoli». Lucaccioni attraverso lo sport e manifestazioni ufficiali vuole lanciare un messaggio di sensibilizzazione alle tematiche e ai problemi che ogni giorno toccano da vicino chi è costretto a deambulare sopra un mezzo meccanico ma non per questo si arrende ed anzi lotta con tenacia per trovare sempre nuovi stimoli pratici e morali.
«LO SPORT rappresenta un veicolo eccezionale per tenere sempre alta l'attenzione sulla nostra condizione e per dimostrare che la vita va vissuta sempre fino in fondo senza lasciarsi prendere dallo sconforto e dalla rassegnazione».
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 28-05-2016 da wineuropa

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