di CLAUDIO ROSELLI
UN TERREMOTO annunciato quello che si è verificato all'interno del Partito democratico di Sansepolcro, con le dimissioni in massa dell'apparato politico. D'altronde, le «scosse premonitrici» erano state fin troppo evidenti: forte quella del 5 giugno, ancora più forte quella del 19, giorno in cui la sconfitta del candidato sindaco (nonché sindaco uscente) Daniela Frullani è stata oltremodo marcata: 2332 voti contro i 5006 del nuovo primo cittadino Mauro Cornioli. Preso atto di questo verdetto sancito dall'elettorato biturgense, nell'assemblea di giovedì scorso i vertici dell'Unione Comunale di Sansepolcro hanno rassegnato le proprie dimissioni.
La direzione in blocco e i suoi organi (segretario, segreteria e presidenza) hanno a questo punto le sedie vacanti e il mandato è rimesso nelle mani dell'assemblea generale degli iscritti, convocata nella sede di via Agio Torto per le 9,30 di domenica 3 luglio. Termina qui, pertanto, l'esperienza al timone del giovane segretario Stefania Boschi, eletta a fine ottobre del 2013 con un esito eccezionale, al punto tale da doppiare (96 voti contro 48) l'ex sindaco Alessio Ugolini. La direzione - in una propria nota - conferma l'apprezzamento per l'operato di Daniela Frullani e della sua amministrazione, che lascia ai successori un rendiconto trasparente delle molte cose fatte, un bilancio in pareggio e importanti progetti in cantiere e già finanziati; inoltre si impegna, sia nella città che all'interno del consiglio comunale e tramite il proprio gruppo consiliare, nel ruolo di opposizione che gli elettori hanno assegnato al Partito democratico e nell'interesse della comunità, a esercitare un'azione corretta e non pregiudiziale, attenta innanzitutto al rispetto degli impegni già programmati, vedi gli investimenti finanziati (il riferimento e al secondo ponte sul Tevere e alla riqualificazione della zona industriale di Santafiora), che ora debbono essere portati a compimento.
«RINGRAZIO tutti gli elettori che, al primo turno e al ballottaggio - afferma la Boschi a nome del Pd - hanno espresso il proprio voto a favore del nostro partito e della nostra coalizione; ringrazio tutti i candidati delle liste, che ci hanno messo la faccia e ringrazio tutti gli attivisti e i sostenitori che ci hanno messo il proprio generoso impegno».
Dunque, il nuovo corso del partito nella città biturgense sta per prendere il via; una debacle di questo tipo sarà inevitabilmente oggetto di attenta riflessione. Semmai, da capire se saranno nuovi anche i volti con i quali il Pd ha intenzione di ripartire. Non è certo un mistero il fatto che la città, anche se disposta a riconoscere l'operato della Frullani, abbia comunque voluto inviare un messaggio chiaro, lasciando intendere a tutti che i «soliti noti» avevano oramai fatto il loro tempo.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it