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Cronaca Dragano per l'arma del delitto e il cellulare. I carabinieri tornano sul greto del torrente

L'OMICIDIO DI KATIA CONTINUA LA MAPPATURA DI TUTTI I SUOI CONTATTI TELEFONICI

di FABRIZIO PALADINO 
SONO TORNATI al Ponte del Diavolo gli inquirenti guidati dal tenente Luigi Grella alla ricerca di oggetti utili per le indagini dell'omicidio della quarantenne Katia Dell'Omarino. Con l'ausilio di due dipendenti del Comune di Sansepolcro, è stata completamente ripulita la scena del delitto, dove era presente una fitta vegetazione. Un'operazione andata avanti dalle 8,30 fino a mezzogiorno; i militari della locale Tenenza hanno setacciato i margini della strada fino al torrente Afra, e poi dal bivio per Montecasale fino al secondo ponte in località Basilica; due chilometri di strada, insomma. Verifiche, dunque, anche oltre la zona dove martedì della scorsa settimana, intorno alle 9, è stato ritrovato il corpo senza vita di Katia. A quanto pare, con l'ausilio di metal detector, qualcosa di interessante sarebbe venuto alla luce, pur se sull'argomento i carabinieri sono ancora prudenti. Nè l'oggetto contundente utilizzato dall'assassino per colpire la giovane, nè il cellulare sono stati ritrovati. Non è escluso che fin dai prossimi giorni gli investigatori facciano ritorno nell'area alla ricerca di nuovi elementi.
STA DI FATTO che i carabinieri continuano a monitorare con grande attenzione i tabulati telefonici; si cerca, insomma, di ricostruire la mappa completa dei contatti di Katia che, come è noto, non usava mai i social, mentre col suo cellulare nemmeno archiviava i numeri di amici e conoscenti che frequentava.
Elementi fondamentali per tentare di individuare il soggetto che ha ucciso la quarantenne potrebbero arrivare dalle verifiche effettuate sul posto dal reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri di Firenze e dalla genetista che sta lavorando su quanto recuperato dal corpo della vittima, in particolare dalle unghie delle mani, dove è possibile individuare il dna del responsabile di questo efferato delitto. A questo punto sarà possibile, da parte degli uomini di Grella, comparare le risultanze scientifiche con i movimenti telefonici di quella sera.
NIENTE VIENE escluso, dunque; gli investigatori hanno pure confermato di continuare a seguire la pista del cinquantenne - probabilmente biturgense, forse sposato - che, soprattutto nelle ultime settimane di vita della giovane, frequentava con una certa assiduità la ragazza. Katia, come hanno confermato in questi giorni gli amici del bar di Selci, era molto coinvolta da questo rapporto che non sarebbe stato propriamente occasionale.
Siamo in una fase «calda» delle indagini e non sono esclusi sviluppi, anche clamorosi, da un momento all'altro.
Prosegue, nel frattempo, l'attesa dei familiari per sapere quando la procura darà l'ok per la restituzione del corpo alla mamma Rita e al fratello Paolo, così da poter organizzare i funerali. Un'attesa destinata a proseguire per alcuni giorni.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 20-07-2016 da wineuropa

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