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Altre News Ospedale, oltre 700 casi trattati

Radioterapia? Tra le migliori in tutta Italia

GLI OLTRE 700 casi trattati insieme al gruppo oncologico multidisciplinare per il tumore della mammella, attivo da 4 anni, mettono il reparto di Radioterapia Oncologica fra i fiori all'occhiello della sanità in Italia. La struttura è stata al centro del nono congresso della Società internazionale di radioterapia intraoperatoria che si è svolto a Novara, durante il quale la responsabile, dottoressa Marina Alessandro, ha presentato una relazione sulla chirurgia conservativa del seno portando l'esperienza di 703 casi, che sono stati trattati con la radioterapia intraoperatoria (Iort).
UNA TECNICA che permette di effettuare il trattamento contestualmente alla fase chirurgica: il medico può in questo modo indirizzare il fascio terapeutico di radiazioni direttamente e con estrema precisione sulla sede del tumore, salvaguardando gli altri. Il numero di pazienti, infatti, pone il reparto di Radioterapia Oncologica, che aderisce anche al protocollo di studio multicentrico Hiob promosso dall'Università di Salisburgo, fra quelli con maggiore casistica in Italia. «Un'esperienza che diventerà ancora più significativa - sottolinea con soddisfazione il direttore generale della Usl Umbria 1 Andrea Casciari - con l'attivazione della Breast Unit che entrerà a regime dal 1 gennaio 2017». A maggio inoltre la dottoressa Alessandro aveva partecipato anche al sesto Congresso nazionale Anisc (Associazione nazionale italiana senologi chirurghi) che si è tenuto a Viterbo. Tra i vari temi affrontati nel convegno anche i piani attuativi che le singole regioni italiane stanno dando in risposta al documento sulle linee di indirizzo per le modalità organizzative ed assistenziali della rete dei centri di senologia secondo il modello delle Breast Unit.
INSIEME alla dottoressa Viviana Enrica Galimberti dell'Istituto Europeo di Oncologia di Milano, la dottoressa Alessandro ha approfondito il punto di vista del radioterapista e quello del chirurgo, ed ha poi esposto le modalità operative ed organizzative della struttura da lei diretta, dove la Iort viene effettuata con l'acceleratore lineare mobile Novac7 donato nel 2005 dall'Aacc (associazione Altotevere contro il cancro), spiegando inoltre come opera il cosiddetto «Gom», cioè il gruppo oncologico multidisciplinare per il tumore della mammella che nell'ospedale tifernate è attivo da circa quattro anni. Proprio alla vigilia dell'attivazione della Breast Unit, un importante doppio riconoscimento per la struttura tifernate.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 23-07-2016 da wineuropa

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