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NOTIZIE LOCALICronaca Arezzo, preso dai carabinieri un uomo di 24 anni. Incastrato dal dnaSiete bravi, vi stavo aspettando Arrestato per l'omicidio di KatiaSalvatore Mannino PECCATO che tutto quello che ha raccontato per il codice non valga. Perchè quando è arrivato il Pm Julia Maggiore, i suoi avvocati Roberta Blasi e Mario Cherubini gli hanno consigliato di avvalersi della facoltà di non rispondere. Ma contro il giovane resta la prova regina, quella del Dna che lo incastra. E lo inchioda anche l'indicazione che di buon mattino ha dato ai carabinieri su dove aveva gettato il martello del delitto: un cespuglio vicino a casa, in cui infatti l'arma è stata ritrovata. Il resto è rimandato all'interrogatorio di garanzia del Gip Anna Maria Lo Prete che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare: probabilmente lunedì. In apparenza, il mandato di arresto è blindato: il Dna che i medici legali avevano estratto dal cadavere, residuo di un rapporto sessuale e della lotta disperata di Katia, che ha graffiato con le unghie l'aggressore, combacia con quello di Piter Polverini. E poi c'è la testimonianza del titolare del bar in cui lei agganciò lui la notte del delitto, altri che hanno visto la donna salire sull'auto del ragazzo, le telecamere che hanno ripreso la vettura appartenente al padre di Piter, una Nissan X-Trail. LUI ha raccontato che ha perso la testa quando Katia, una vita borderline, gli ha chiesto più soldi di quanto concordato per la prestazione sessuale e poi lo ha anche preso in giro. Allora ha preso il martello che il padre teneva in macchina e ha menato colpi alla cieca. Dentro la Nissan, dalla quale il corpo è stato poi trascinato fuori, intorno all'1,30. Quindi la fuga nella notte e due mesi con un segreto terribile. Ma questo per la legge non è ancora una confessione. Arriverà nei prossimi giorni?
Inserita il : 17-09-2016 da wineuropa Invia il tuo commento |
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