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Sport Beffa in trasferta, espulso Berardi

Citta' di Castello in dieci Sardegna 'stregata'

San Teodoro 2 - Città di Castello 1

SAN TEODORO: Cerchi 6; Deiana 6, Raimo 6, Malesa 7, Varrucciu 6, Farina 6.5, Giacomelli 6.5, Steri 6 (43' st Catalano sv), Ibba 7, Mbaye 6 (34' st Gentile sv), Negrean 6 (24' st Cocco 6). A disp. Corsi, Bazzu, Frisciata, Scano, Fiori, Iacomino. All. Tatti 6
CITTA' DI CASTELLO: Simone 5.5; Spatoloni 6, Marconi sv (6' pt Manetta 5.5), Dida 6, Pucci 5.5, Rizzo 5.5, Mancinelli 5 (8' st Troia 6), Berardi 5, Lopez 5, Marciano 6, Bartolini 5 (16' st Speranza 5.5). A disp. Massetti, Franzese, Osakwe, Boninsegni. All. Genco 5.5
Arbitro: Loffredo di Torino (Collu-Fele)
Marcatori: 6' pt Ibba, 32' pt Rizzo, 17' st Malesa
Note: espulso al 15' st Berardi (doppia ammonizione).
San Teodoro
LA SARDEGNA continua ad essere stregata per il Città di Castello, che dopo il 2-0 incassato con la Nuorese alla prima trasferta sull'isola, cade anche al cospetto della matricola terribile San Teodoro: è la terza sconfitta in quattro partite per i ragazzi di Genco, che non sono riusciti a ripetere la prestazione gagliarda di sette giorni fa contro il Muravera. Avversario della stessa terra ma di ben altra pasta il San Teodoro, un meteorite che col pianeta Serie D ha impattato discretamente forte: dopo le prime quattro gare della loro storia nei dilettanti nazionali i biancoviola hanno più del doppio dei punti del Città di Castello e sono a sole tre lunghezze dalla vetta. E il perché si capisce subito: una tempesta si abbatte sull'undici umbro nel primo quarto d'ora di gara, passata la quale Rizzo e compagni si ritrovano sotto di un gol senza capire bene cosa li abbia investiti.

LA VERITÀ è che agli ospiti è andata fin troppo bene, perché i gol al passivo potevano essere minimo tre: dopo aver segnato l'1-0 su assist di Giacomelli, Ibba infatti si mangia prima il raddoppio spedendo alto da due passi, poi colpisce una traversa clamorosa con un siluro da oltre venti metri. Il numero 9 del San Teodoro è una furia, ma dopo lo scampato pericolo i tifernati si riorganizzano e al primo affondo riescono addirittura ad impattare: merito di Rizzo, che per una volta si sostituisce a Lopez e invece di sventarlo da buon difensore il gol lo segna, risolvendo una mischia in area teodorina su azione da calcio d'angolo. I padroni di casa accusano il colpo ma il Città di Castello non ha il coraggio di provarci e lascia passare l'ultimo quarto d'ora del primo tempo senza colpo ferire. Un errore che la banda di Genco paga a caro prezzo, perché durante l'intervallo gli uomini di Tatti riorganizzano le idee e si ripresentano in campo con addosso la foga che li aveva contraddistinti nelle battute iniziali di gara. Simone riesce a mettere una pezza sui tentativi di Ibba e Mbaye, ma poi serve su un piatto d'argento la palla del 2-1 a Malesa uscendo completamente a vuoto sulla punizione dalla sinistra di Negrean. Il centrocampista ringrazia, insacca e sistema una partita diventata improvvisamente spinosa per il San Teodoro. Gli ospiti non hanno la forza di reagire e a fiaccarne la resistenza era già sopraggiunta l'inferiorità numerica per un doppio giallo rimediato da Berardi.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

 

Inserita il : 26-09-2016 da wineuropa

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