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Altre di Cronaca Sansepolcro: giornata campale quella di ieri. Arrivano i 'rinforzi'

Influenza, decine di casi in poche ore La Guardia medica alla fine va in tilt

di CLAUDIO ROSELLI  
L'INFLUENZA colpisce duro proprio sotto le feste, almeno in Valtiberina e alla fine manda in tilt la guardia medica. Se poi ci mettiamo di mezzo pure la ricorrenza del patrono, l'ingolfamento è servito, anche se poi nel pomeriggio l'impasse è stato superato in breve tempo.
Dunque, una giornata campale, quella di ieri, per Sansepolcro e per il comprensorio più orientale dell'Aretino; il picco del male di stagione, con la febbre spesso elevata ed altre conseguenze, è andato a combinarsi con le date del Natale e di Santo Stefano e con la successiva ricorrenza di San Giovanni Evangelista, patrono della città biturgense, che cade il 27 dicembre. A parte il commercio, proprio perché tre giornate consecutive di chiusura non sono previste, per le altre categorie si è trattato di un'appendice della parentesi festiva. Non essendovi quindi medici a Sansepolcro, è successo che il call center della continuità assistenziale (denominazione attuale con la quale si indica di fatto la guardia medica) ha ricevuto una quantità inaudita di richieste da parte degli utenti di vallata a causa di questa ondata di influenza. Dalle 8 circa della mattinata di ieri fino alle 13,30, ora nella quale ci siamo messi in contatto con l'operatore, sono state un centinaio le telefonate pervenute (96 per l'esattezza) e a quel momento ne rimanevano in carico ancora una trentina, senza contare quelle pervenute nel prosieguo della giornata; assieme al medico che si occupa dei due Comuni di Badia Tedalda e Sestino, erano in servizio le due dottoresse incaricate di coprire la zona di fondovalle, che correvano letteralmente in ogni punto del territorio.
«MENTRE LEI sta parlando con me - ha risposto con estrema cortesia l'operatore della continuità assistenziale - abbiamo una dottoressa a Fragaiolo di Caprese Michelangelo e l'altra a Monterchi». Nel primo pomeriggio, poi, è stato il dottor Evaristo Giglio, responsabile del distretto di zona della Valtiberina, a reperire il terzo medico (un'altra donna, proveniente da San Giustino Valdarno) e a quel punto - con tre professioniste più il quarto sul versante montano - il carico accumulato è stato progressivamente smaltito fino ad annullarsi intorno alle 17. «Debbo davvero ringraziare di cuore i medici in servizio - ha detto il dottor Giglio - perché non si sono fermati un solo istante. D'altronde, ci siamo trovati davanti a una vera e propria emergenza, che con gli effettivi a disposizione non eravamo in grado di fronteggiare nei tempi dovuti. Mi sono attaccato al telefono e alla fine, dopo vari tentativi, sono riuscito a trovare la persona che ci ha permesso di farlo.
Ovviamente, si è trattato di un caso eccezionale».
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 28-12-2016 da wineuropa

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