UN «DERBY artistico» con due vincitori in un campo neutro chiamato Los Angeles. Anzi, per meglio dire, due città vincitrici: Sansepolcro grazie a Piero della Francesca e Città di Castello grazie ad Alberto Burri. Due figure storiche vissute a distanza di 500 anni l'una dall'altra che esaltano l'Alta Valle del Tevere in terra di California. Anche oggi, come ieri, a Los Angeles viene proiettato il documentario «Alberto Burri e Piero della Francesca: le due rivoluzioni», ideato dal biturgense Riccardo Lorenzi con la collaborazione di Giuseppe Del Barna (presidente del Gruppo Sbandieratori) e coprodotto da Sky Arte Hd e Zen Europe. Nel 1977, Burri donò al Dipartimento di Italiano di Ucla l'opera denominata il «Grande Cretto Nero»: un tributo sublime alla materia, dopo la prigionia in Texas del 1946, che l'artista colse già nelle crepe delle pale d'altare di Piero della Francesca e nelle straordinarie superfici della Death Valley californiana. A 40 anni di distanza, il Dipartimento di Italiano dell'Università di Los Angeles insieme all'Istituto Italiano di Cultura hanno organizzato un simposio durante il quale verrà proiettato lo specifico documentario con la partecipazione di Kinethica e Rivisitazione e con la cortese disponibilità del Museo Civico di Sansepolcro e della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri. Un'occasione per vedere ritratti i luoghi del comprensorio, grazie alla rivisitazione dei due artisti più rappresentativi della cosiddetta «valle museo».
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it