UN BLACK-OUT improvviso e l'allarme che scatta immediatamente per le centinaia di persone in cura dentro le stanze dell'ospedale di Città di Castello. Veri e propri attimi di tensione ieri mattina dalle 11.30 alle 12.15 all'interno della struttura sanitaria tifernate della Usl 1 dove si è avuto un black out -probabilmente collegato alla situazione meteo - così come in altre zone della città. Immediato l'intervento dell'Ufficio Tecnico della Usl Umbria1 che ha fatto sì che tutti i pazienti presenti nella zona dei servizi ambulatoriali e dei reparti di degenza ed interventistici - comprese le aree critiche come i reparti di terapia intensiva, le sale operatorie e il servizio di emodialisi - non hanno subito nessun tipo di danno.
IL PIANO ‘sicurezza' era scattato ed ha scongiurato l'eventualità di un'evacuazione. Infatti in ospedale per escludere ogni possibile rischio di interruzione dell'erogazione dell'energia elettrica, ieri mattina era stato trasferito anche uno dei gruppi elettrogeni in dotazione al Comune, in aggiunta a quello a disposizione della struttura sanitaria. Il pronto intervento dell'Ufficio Tecnico Usl Umbria1 e la collaborazione di Comune, protezione civile, vigili del fuoco e Croce Bianca, hanno dunque evitato problemi ai pazienti. «Tutti gli operatori dipendenti in turno - si legge in una nota diramata ieri dall'azienda - hanno garantito la continuità assistenziale assicurando il proseguo dell'attività e degli interventi terapeutici necessari.
GLI INTERVENTI e le prestazioni con carattere di urgenza ed emergenza sono stati garantiti procrastinando, solo a scopo precauzionale, una minima parte dell'attività programmata». La direzione sanitaria ringrazia per la fattiva collaborazione il Comune, la protezione civile, i vigili del fuoco, e la Pat Croce Bianca.
INTANTO la Lega Nord ha già pronta un'interpellanza sia a livello locale che regionale «per conoscere le responsabilità di una situazione paradossale come il black out all'ospedale».
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it