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Newsletter WineuropaInternet & Dintorni I dati del transparency report di Google: in tanti hanno chiesto la rimozione di indirizzi dai risultati del motore di ricerca. Il problema piu' grande: il copyrightA Google e' stato chiesto di rimuovere oltre un milione di sitil numero di richieste che Google riceve per la rimozione di indirizzi dall'indicizzazione dei risultati di ricerca continua a crescere. The Big G, nel suo Transparency Report, tiene traccia delle richieste pervenute e le pubblica. In un grafico dedicato a quelle riguardati rimozioni in tema di copyright, è evidente quanto non solo siano aumentate dal 2012 - questo è fisiologico - ma soprattutto anche nel corso dell'ultimo anno, da gennaio 2016 a gennaio 2017 (con un picco, al 23 gennaio, di 19.285.333). Per le domande di intervento in merito all'infrazione del diritto d'autore, la linea prevede che vengano rimandate "indietro le richieste quando sono incomplete o abbiamo il sospetto che siano fraudolente". Tra gli ingiustamente perseguitati c'è il database di film IMDB, ma Google ha sempre rifiutato di estrometterlo dai risultati di ricerca. In generale, le richieste che Google ha ricevuto per rimuovere siti web dai suoi risultati, quindi il totale dei siti "interessati", ha sforato quota un milione, mentre gli indirizzi rimossi in totale (dal 10 marzo 2011 al 14 febbraio 2017), hanno toccato quota 2,13 miliardi. Sono numeri che non sorprendono, anche se i richiedenti hanno nomi di un certo rilievo: la Casa Bianca o il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, che avrebbero chiesto la rimozione, tra gli altri, di propri contenuti. Non solo politica, comunque: tra i richiedenti ci sono Nasa, Netflix, Fox, New York Times e moltissimi proprietari di diritti nel mondo dell'audiovisivo. Di Diletta Parlangeli
Inserita il : 16-02-2017 da wineuropa Invia il tuo commento |
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