NOTIZIE LOCALI

Altre notizie Umbertide Davanti al Gip

Spari di Pasqua Oggi l'interrogatorio

SARA' ascoltato domani mattina in carcere a Capanne il ventiquattrenne albanese arrestato lunedì dalla polizia, che nella notte del Sabato Santo aveva sparato ad un connazionale, ferendolo alla gamba, nel regolamento di conti in via Alfonsine a Umbertide. Al giovane, finora incensurato, vengono contestati reati che vanno dalle lesioni gravi al porto abusivo di armi in luogo pubblico. L'albanese era già stato ascoltato dal pubblico ministero Michele Adragna (nella foto), titolare delle indagini condotte dalla polizia di Città di Castello, col quale aveva ricostruito l'episodio e gli antefatti.
IL RAGAZZO aveva ammesso di essere l'autore degli spari che hanno gambizzato il connazionale di 36 anni, ancora ricoverato in ospedale, spiegando però che quel gesto nasceva da una serie di intimidazioni che aveva subito prima dell'incontro di quella maledetta notte del 15 aprile. Domani il ventiquattrenne avrà di nuovo la possibilità di fornire la sua versione dei fatti al giudice per le indagini preliminari che si recherà in carcere per aggiungere ulteriori tasselli agli accertamenti sul caso, ancora in corso. Il suo avvocato Omar Khmayes spiega che sta predisponendo il ricorso al tribunale del Riesame per chiedere l'applicazione di una misura alternativa alla custodia in carcere: «Il mio assistito _ ricorda il legale _ era incensurato ed ha sparato per difendersi dopo aver ricevuto minacce dalla banda di cui faceva parte il trentaseienne ferito». Il ventiquattrenne, metalmeccanico con problemi di assunzione di cocaina (aveva anche tentato un percorso al Sert) aveva raccontato agli inquirenti di essere finito nel giro della droga e di aver contratto debiti col gruppo di albanesi coi quali aveva appuntamento nel Sabato Santo. Per paura era andato con la pistola.
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 26-04-2017 da wineuropa

Invia il tuo commento

Che Tempo Fara'