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Altre di Cronaca Furto in gioielleria, il giovane torna in liberta'

Un ladro di buona famiglia ' Scusate, non lo faccio piu' '

- UMBERTIDE -

«SCUSATE, non so cosa mi sia preso, non l'ho mai fatto e non lo farò mai più». Parola più parola meno, è questo quello che il 25enne di Perugia ha detto ieri mattina al giudice Marco Verola davanti a cui è comparso dopo essere stato arrestato sabato dai carabinieri perché aveva rubato un bracciale e un Crocifisso nella gioielleria Burzigotti di Umbertide.
IL GIOVANE, di buona famiglia, è stato rimesso in libertà senza alcuna restrizione come richiesto sia dal pm Fiorelli che dai suoi avvocati Gianni ed Eugenio Zaganelli. Il 25enne in aula ha parlato a lungo, ha confessato e ha chiesto scusa, ha detto che era andato nella storica gioielleria per fare davvero un regalo alla madre, ma che poi alla vista di quei gioielli ha perso la testa e ne ha preso uno. Anzi due. Alla fine il giudice, dopo aver convalidato l'arresto, ha deciso di rimetterlo in libertà e di rinviare il processo a suo carico al 9 ottobre, concedendo i termini a difesa chiesti dai suoi legali. Il ragazzo, che vive e lavora a Perugia come geometra, era stato arrestato in flagranza di reato quando era ancora all'interno della gioielleria. Era sabato sera poco prima delle 20 quando il 25enne, distinto e di bell'aspetto, decisamente il contrario di come potrebbe apparire un ladro, era entrato nel negozio e, secondo quanto appreso, aveva chiesto di poter vedere alcuni gioielli di notevole valore perché aveva intenzione di comprare un regalo alla madre. Secondo quanto ricostruito dai titolari della gioielleria, di cui è proprietario il presidente dell'Anmil regionale Alvaro Burzigotti, il ragazzo, dopo aver chiesto la merce, sarebbe rimasto in attesa e sarebbe stato in quel momento che ha preso dei preziosi tirandoli via dai rotoli di esposizione.
NEL LOCALE non c'era nessuno, ma il figlio dei titolari ha visto tutto dalla telecamere e ha avvertito il padre che ha chiamato i carabinieri. Poco dopo, i militari di Città di Castello insieme a quelli di Umbertide sono arrivati sul posto ed hanno arrestato il ragazzo in flagranza di reato: addosso aveva un bracciale e un crocifisso del valore di seimila euro, risultati rubati. Dopo un ‘colpo di testa', due notti e un giorno in cella è tornato in libertà.
Fra. Mar.
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it

 

Inserita il : 13-06-2017 da wineuropa

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