di CLAUDIO ROSELLI
IL PROSSIMO MESE di dicembre segnerà l'ingresso sul mercato di due nuove qualità di sigari prodotti a Sansepolcro: la Spingarda d'Anghiari e l'Orciolo Tornabuoni. E in entrambi i casi si tratta di pezzi di assoluta qualità. la Spingarda d'Anghiari è un sigaro unico nel mercato italiano e realizzato con la fascia del monotronco conico, del quale assume la stessa forma. Particolare è anche la sua preparazione: si tratta infatti di un sigaro a doppia fascia rigorosamente artigianale, perchè una prima sigaraia prepara il primo pezzo per poi passarlo a una seconda collega, che mette la seconda fascia e la materia prima è il tabacco «kentucky» della Valtiberina. Anche l'Orciolo è un prodotto a suo modo unico, poiché innovativo: il suo tabacco è infatti caratterizzato da una filiera biologica e la denominazione assunta prende spunto dal luogo di provenienza, ossia la Val d'Orcia, quindi la zona di Montalcino. Le recensioni sull'Orciolo parlano di sigaro avvolto da una fascia marrone molto scura, lucida e venata da costolature, ma con un aspetto meno «grezzo» del solito. È totalmente fatto a mano e con stagionatura lenta. Fra un paio di domeniche, è in programma la presentazione proprio in Val d'Orcia, ma la manifattura dalla quale escono le due varietà è sempre quella della Compagnia Toscana Sigari, con sede nella frazione Trebbio a Sansepolcro. «AVEVAMO FATTO un lancio tempo addietro della Spingarda d'Anghiari - ricordano Gabriele Zippilli e Andrea Pichi Graziani, rispettivamente presidente della Compagnia Toscana Sigari e Brand administrator - con duemila scatole che sono «sparite» nel giro di pochissimi giorni. D'altronde, la sua particolare qualità ha fatto subito presa e la per quanto riguarda l'Orciolo usciremo con diecimila confezioni. La risposta del mercato è eccellente già in largo anticipo: molti i rivenditori che hanno prenotato le confezioni». Costituita a inizio 2015, la Compagnia Toscana Sigari ha avviato da quel giorno un percorso di costante ascesa, arrivando a formare una squadra di una quarantina di addetti fra parte più propriamente agricola e settore manifatturiero: nel luglio di due anni fa, è entrato sul mercato il primo prodotto, il Mastro Tornabuoni, al quale sono seguiti lo Scorciato Tornabuoni, il Tornabuoni Long, lo Stortignaccolo (lo scorso aprile) e ora la Spingarda d'Anghiari e l'Orciolo. Domenica scorsa, intanto, al Trebbio si è tenuta la terza edizione della Festa dei Fuochi d'Autunno, il cui riscontro è stato eccezionale: «Quasi 400 persone presenti - ha sottolineato Zippilli - con la rappresentanza del Museo del Tabacco di San Giustino, delle giovani tabacchine e di Palmiro Bruschi, che ha portato un'altra delle sue creazioni, il gelato al cioccolato e al tabacco kentucky. Davvero originale».
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it