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Cronaca Era stato fermato insieme alla convivente

Scatta la condanna per il pusher

DUE ANNI e 7 mesi di reclusione, che sconterà agli arresti domiciliari: questa la pena patteggiata da M.I. (avvocati Andrea Sandroni e Barbara Campanelli, pm Flavio Grassini, giudice Daniele Cenci) nel processo a suo carico per detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Il venticinquenne, di origini laziali ma da tempo residente a Città di Castello, era stato arrestato il 19 febbraio nel corso di un'operazione antidroga portata avanti congiuntamente dagli uomini della Squadra anticrimine e della Squadra volante del Commissariato di polizia tifernate. Nell'abitazione del giovane, situata in un condominio nel quartiere La Tina, gli agenti avevano rinvenuto 43 dosi di cocaina già confezionate (la sostanza stupefacente era stata occultata anche all'interno delle casse di amplificazione dello stereo), alcuni grammi di hashish, due bilancini di precisione, ben 7 telefoni cellulari e circa 700 euro, ritenuti provento dell'attività illecita: nell'ambito della stessa attività investigativa, le forze dell'ordine avevano deferito in stato di libertà all'autorità giudiziaria, per il medesimo capo d'imputazione, la convivente dell'uomo (E.C., una ventiduenne tifernate). L'imputato, che in mattinata è stato tradotto dal carcere di Capanne ove era attualmente detenuto (l'udienza di convalida si era svolta il 23 febbraio all'interno della struttura penitenziaria) ha precedenti penali specifici e nell'ottobre scorso era stato arrestato con alcune dosi di droga nei pressi di una discoteca perugina.

NEL FRATTEMPO gli uomini del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia dei carabinieri di Città di Castello nella notte tra martedì e mercoledì hanno arrestato a Umbertide un perugino di 38 anni residente nella località altotiberina (A.R.) per tentato furto aggravato. Verso le 1,30, allertati da una telefonata che segnalava la presenza di un uomo che si aggirava nel parcheggio situato nei pressi della Rocca, i militari sono intervenuti ed hanno bloccato il ladro mentre cercava di rubare un'auto. Il malvivente è comparso ieri in tribunale per la direttissima: il giudice ha convalidato l'arresto quindi, accogliendo la richiesta dei termini a difesa dell'avvocato Chiara Attala, ha rinviato il processo al primo aprile, ordinando la remissione in libertà dell'imputato.
P. C.

Notizia tratta da La Nazione

 

Inserita il : 19-03-2009 da wineuropa

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