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Cronaca SANSEPOLCRO

Muore in moto a Viamaggio E' la settima vittima del 2009

Q UANDO si sono visti all'uscita di una curva era già troppo tardi per fermare le moto lanciate al massimo della potenza, sui tornanti del passo di Viamaggio. Uno schianto e un'altra vittima dell'inutile strage che da maggio falcidia motociclisti come se fossero mosche, come una sorta di virus maligno e inarrestabile. Si chiamava Loris Metalli, aveva 34 anni, veniva da Rimini. Gli è stato fatale lo scontro con la due ruote condotta da un aretino di 57 anni, G.A. le iniziali.
Il riminese scendeva verso Sansepolcro dopo aver scavalcato il passo, l'altro saliva in direzione del valico. La vita di Loris Metalli si è fermata lì, alle 10 del mattino di un'altra domenica tragica, a un chilometro senza storia della vecchia statale Marecchiese. Per la cronaca in comune di Pieve Santo Stefano e infatti sono i carabinieri del paese di Fanfani che hanno compiuto i rilievi di legge. Non c'è stato neppure il tempo di far salire un'ambulanza del 118 dal fondovalle: il romagnolo era morto sul colpo. Assai più lievi le condizioni dell'aretino: è stato ricoverato all'ospedale di Sansepolcro, ma il suo è un semplice codice giallo, non è neppure in pericolo di vita.

LA CRONACA, nella sua essenzialità, potrebbe anche finire qui, su queste poche notizie. Il costume deve andare oltre, deve registrare un fenomeno che non nasce in questa estate dal finale torrido ma che quest'anno è stato persino peggiore del passato. Di moto si muore, di moto si muore soprattutto con la bella stagione, di moto si muore il sabato e la domenica con picchi statistichi assai più accentuati che nel resto della settimana. In questo 2009 coi contorni del profondo rosso siamo già alla settima vittima. E quasi sempre non è solo colpa del caso.
Inutile nascondersi: la due ruote col caldo è una tentazione, la voglia matta di una corsa a tutto gas lungo le curve dei passi appenninici che si aprono sui confini della provincia, dallo Spino, dove appena sabato la Forestale aveva colpito duro chi corre oltre i limiti, alla Calla, estremo limite nord verso la Romagna. Viamaggio, fra i valichi, è uno dei peggiori. Loris Metalli è il secondo morto della stagione, l'altro era stato a fine luglio, il 27, Francesco Mazza, pure lui romagnolo, incappato nei tornanti di Ponte Presale.

CI SONO POI le vittime del caso, i protagonisti involontari e incolpevoli di una sorta di strage degli innnocenti. Come la pesarese Annalisa Marchigelli che il 3 maggio (ancora una domenica) incappò con la moto in una buca della nuova Due Mari, poco oltre Palazzo del Pero. Incidente archiviato dalla procura perchè c'erano i cartelli che avvertivano del fondo dissestato. E basta davvero poco all'Anas per evitare le conseguenze penali del modo scandaloso in cui tiene i tratti di sua competenza. E' il caso anche di Francesco Bensi, funzionario bancario, cui un'auto tagliò la strada in via Chiarini il 12 giugno, o di Giorgio Amorosi, morto per evitare la collisione con un'altra moto a Tavarnelle di Cortona, domenica 14 giugno. E sono solo alcuni dei nomi del grande cimitero cui adesso Loris Metalli ha aggiunto un'altra croce.

di SALVATORE MANNINO

Notizia tratta da La Nazione

 

Inserita il : 24-08-2009 da wineuropa

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