«L'EDILIZIA è un comparto alle prese con una grave crisi, sia economica che di scelte: è necessario che la nostra categoria insieme agli altri attori, cambi sistema e metodo di lavoro ed impronti il futuro sul riuso dell'esistente sia residenziale che produttivo con conseguente riqualificazione delle periferie ed aree dismesse». Una serie di proposte e riflessioni che il vice presidente dell'Associazione Geometri Altotevere Angelo Pazzaglia vuole condividere pubblicamente cercando di interpretare il pensiero dei colleghi (circa 200 i geometri del comprensorio). «Bisogna cogliere l'opportunità di non realizzare ulteriori abitazioni per edilizia popolare, ma optare per l'acquisto del patrimonio immobiliare usato per eliminare l'invenduto e rimettere sul mercato risorse dai privati. Sarebbe auspicabile anche per le strutture produttive. Altro punto fondamentale _ prosegue _ è di attivare un laboratorio dell'edilizia che comprenda gli ordini professionali, l'associazione Costruttori Edili, la Scuola Bufalini, finalizzato alla ricerca dei materiali e del loro corretto utilizzo». Per Pazzaglia occorre riconsiderare il ruolo legato alla professionalità: «E' necessario che le imprese proseguano a fare il loro lavoro imprenditoriale nel settore e tutti gli altri personaggi improvvisatisi costruttori tornino a fare il loro: ciò è stato dimostrato dalla crisi economica evidenziando che è un settore dove l'improvvisazione non è ammessa». Infine Pazzaglia ribadisce «la necessità di un'inversione di tendenza nella progettazione delle opere pubbliche che non può essere lasciata in mano agli apparati»
notizie tratte da La Nazione
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