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Attualità Concordato revocato, ma la famiglia Conti: "Andremo avanti"

Una newco per salvare Cose di Lana

di CLAUDIO ROSELLI LA REVOCA del concordato in continuita' e' dovuta non ai numeri della proposta concordataria, ma allo scostamento relativo al piano industriale derivante dal non abbattimento del costo della manodopera interna". Cosi' si sono espressi ieri mattina i fratelli Renzo e Cesare Conti del Gruppo Co.Fin.Co., al quale fa capo l'azienda Cose di Lana di Sansepolcro, rispondendo a quanto pubblicato sugli organi di stampa locali al fine hanno precisato - di "garantire una corretta informazione, visti gli imprecisi articoli apparsi". UN CONCETTO in particolare e' stato rimarcato con determinazione: l'esperienza imprenditoriale avviata 68 anni fa, nel 1947, dai genitori Elio e Angela non finira'; nascera' a breve una nuova realta' che dovra' tenere inevitabilmente in considerazione l'attuale difficile momento di perdurante crisi (che specie sul comparto dell'abbigliamento ha lasciato ripercussioni) e quindi ripartire con un numero di maestranze ridotto. La srl presieduta da Renzo Conti ha diramato una nota nella quale si precisa quanto segue: "Il Gruppo Co.Fin.Co. e le proprie societa', Cose di Lana spa e Bramante spa, comunicano che il Tribunale di Arezzo ha ritenuto di non dare ulteriore spazio alla procedura concordataria in essere, reputando l'esistenza di criticita' non superate dagli argomenti, pur fortemente dalle societa' sostenute e documentate. Il Gruppo comunica che intende comunque proseguire con determinazione la lunga e storica attivita' industriale, intervenendo nel necessario percorso di ristrutturazione e riorganizzazione e assicurando e garantendo la salvaguardia del rilevante know-how, delle professionalita' interne esistenti, del rilevante indotto e dei propri marchi di prodotto. LA NEWCO, nell'ottica di preservare la lunga esperienza industriale, vedra' comunque impegnata in maniera diretta la famiglia Conti anche con la nuova generazione". Con riferimento a quest'ultima parte, entro la meta' del mese di maggio e' prevista la nascita della nuova realta', che dovrebbe peraltro riprendere l'originaria denominazione di "Supermaglia"; al timone vi saranno sempre Renzo e Cesare Conti piu' una terza persona, ma si registrera' l'ingresso nella veste di consiglieri dei rispettivi figli (ne hanno due ciascuno), gia' in azienda. e' questo il prossimo capitolo di un prestigioso maglificio che oltre a detenere noti marchi quali "Il Granchio", "Bramante" e "Francesca Dei" era arrivato nel 2007 a essere in assoluto uno fra i primi d'Italia, con un indotto di 130 imprese che muovevano intorno alle 1200 unita' lavorative e una produzione che per diverso tempo ha toccato i 15000 capi giornalieri. Attualmente, i dipendenti interni sono 165 (con un indotto pari a 400) e in futuro vi sara' spazio per circa una novantina.

Notizie tratte da La Nazione

Inserita il : 26-03-2015 da wineuropa

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