CHIAMATE al telefono a tutte le ore del giorno e della notte, squilli al citofono, danneggiamenti alle autovetture, pedinamenti e molestie di ogni tipo nei confronti di un'intera famiglia di vicini di casa che per settimane hanno vissuto una situazione da incubo. Per questo M.M., una donna di 40 anni nata e residente a Città di Castello, è stata arrestata dagli agenti di polizia per il reato di stalking.
IL PROVVEDIMENTO restrittivo degli arresti domiciliari è stato emesso dal gip di Perugia, ed è scaturito da alcune denunce depositate nei confronti della quarantenne dalle parti offese. Sono infatti stati i vicini di casa a rivolgersi al commissariato raccontando nel dettaglio quello che stava loro accadendo. Gli agenti hanno subito avviato un'attività investigativa coordinata dalla procura ed hanno scoperto che sì, era tutto vero.
LA DENUNCIA della famiglia ‘vittima' ha trovato riscontro nelle verifiche predisposte dagli uomini del vice questore aggiunto Marco Tangorra che hanno confermato come la tifernate abbia trasformato la vita dei vicini in un vero incubo. Il comportamento persecutorio della donna si era dunque concretizzato sotto diverse forme: telefonate senza motivo, squilli al citofono, danneggiamenti alle autovetture parcheggiate sotto casa e molestie di ogni tipo, «atteggiamenti che - riferisce la polizia in una nota - hanno ingenerato nelle vittime, stati di profonda ansia e paura, coinvolgendo anche il figlio minorenne». Gli atti persecutori sono stati commessi sia nelle vicinanze dell'abitazione delle vittime, sia con pedinamenti ed atteggiamenti intimidatori nei luoghi abitualmente frequentati dalla famiglia. Cristina Crisci
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it
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