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Sport I ragazzi hanno potuto giocare contro la primavera giallorossa

Afrotiberina, tra calcio e solidarieta' Una giornata nel tempio della Roma

L'AFROTIBERINA Real De Banjul, dopo aver vinto il campionato Uisp, sta diventando un piccolo grande modello di calcio e solidarietà. Così tanto che martedì lo squadrone giallo verde che fa base a Città di Castello, è andato a Roma al centro sportivo Trigoria per una «partitella» con la primavera della mitica As Roma. Il Real De Banjul è composto da 25 ragazzi, tutti di età compresa tra i 18 e i 24 anni, provenienti principalmente dal Senegal e dal Gambia: sono arrivati nel 2014 coi barconi in Sicilia e finiti protagonisti di una favola calcistica. Dal nulla, nel 2015, hanno creato una squadra che quest'anno ha vinto la seconda serie del campionato amatoriale Uisp Umbria.
PERCHÉ a Roma? Tutto è nato proprio durante un convegno a Perugia, dopo la vittoria del campionato e dopo che l'esperienza dell'Afrotiberina era già balzata agli onori delle cronache sportive. «Si parlava della natura del calcio, delle sue origini sociali tra gli altri con il giornalista Mario Sconcerti, il direttore sportivo della Roma Walter Sabatini e l'allenatore-filosofo argentino Angel Cappa al festival di letteratura spagnola qualche giorno fa - dice il mister Giacomo Barni - e con nostro grande piacere siamo stati invitati a raccontare del nostro bel sogno». Durante il convegno, giocatore della squadra ha preso la parola per ringraziare tutta la platea dell'opportunità che è stata loro offerta. Un'opportunità che, attraverso lo sport, ha consentito a questi ragazzi richiedenti asilo politico, di muoversi dentro uno spazio sportivo inedito fatto di volontari che hanno dedicato tempo libero ed energie per questo progetto. L'inizio è stato difficilissimo: l'Afrotiberina è sorta dal nulla (per volere di ArciSolidarieta e di alcuni irriducibili volontari) e i ragazzi non avevano neanche le divise, le scarpe coi tacchetti, un luogo per allenarsi, i mezzi per spostarsi a giocare le partite.
MANCAVA tutto, ma c'era più di ogni altra cosa la volontà di giocare a calcio ed è stata questa la molla che ha consentito di andare avanti e vincere. Poi è arrivata anche l'esperienza romana di martedì. Il Real de Banjoul - accompagnatori, volontari e calciatori - è partito a bordo di un pullman in direzione Roma dove, al centro sportivo Trigoria, i giocatori erano attesi per il pranzo e per la successiva partita con la primavera.
Cristina Crisci
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 27-05-2016 da wineuropa

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