CONTINUANO ad abbassarsi le serrande dei negozi del centro storico. Ultimo, in ordine di tempo (ma almeno un altro paio sono in predicato di chiusura) lo studio fotografico «Galmacci». Simona Baldi (foto), battagliera titolare della storica tabaccheria di Piazza Matteotti, lancia ancora una volta un appello in difesa della zona: «Ci sono negozi come Galmacci che non sono semplici esercizi commerciali ma sono diventati parte della città, delle sue abitudini, della sua storia. Se uno di questi chiude, non è solo una saracinesca che si abbassa, ma un pezzo della città che muore. Nel centro storico i negozi chiusi non si contano più. Sarebbe ora che l'amministrazione comunale riflettesse su questo». «Per i negozi che restano in piazza - dice Baldi - si annunciano tempi ancora più duri: i lavori di ristrutturazione del municipio la renderanno un cantiere; inoltre ci sono sempre meno servizi e i cittadini sono sempre meno invogliati a venire in questa zona. Insomma il nostro centro storico muore, nell'indifferenza di tutti, ed in primo luogo di chi ci governa».
LA QUESTIONE del centro è annosa con polemiche e proteste che si sono susseguite senza che mai sia stata data una soluzione: «non ci hanno mai ascoltati - insiste la Baldi amareggiata - e continuano a non ascoltarci, mentre decine di i negozi che hanno chiuso. Altri esercizi sono pronti a cambiare zona entro la fine dell'anno. Il Comune rifletta».
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it
Attenzione: tutti i campi sono obbligatori.