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UNA GIOVANE mamma abbandona il parco scandalizzata ed arrabbiata, mentre una coppia, lei di Umbertide ma attualmente residente in Piemonte insieme a marito e figlioletta, guarda allibita lo sfacelo che la notte brava di un gruppetto di ubriachi ha provocato in Pineta Ranieri. La Pineta, parco storico ed uno dei più belli della città, la notte scorsa è stata devastata. Nelle mire di un gruppo di sconsiderati sicuramente in preda ai fumi dell'alcool l'area dei giochi per bambini adiacente l'ingresso del parco in via Napoli. Uno spettacolo indegno: abbandonate qua e la sedie di plastica, alcune delle quali in pezzi ed una addirittura incastrata tra i rami di un albero, a tre metri di altezza. Poi bottiglie di liquore vuote dappertutto - la vodka quella più gettonata insieme alla birra - ma al cocktail dell'alcool e della stupidità hanno contribuito, stante la varietà dei contenitori, anche altri alcolici. Il festino del branco non ha risparmiato i recipienti della spazzatura, sventrati e gettati a terra, con l'immondizia sparsa in ogni dove. A coronamento dell'inciviltà non poteva mancare la panchina di legno, divelta e spaccata mentre è stato danneggiato anche un attrezzo per la manutenzione del campo di bocce, non lontano dall'area destinata ai bambini molto caro agli anziani.
UN SOPRALLUOGO è stato effettuato dalla Polizia municipale, che ha provveduto ad avvisare Gesenu per la pulizia del sito che avverrà nella giornata di oggi. Non che la Pineta Ranieri comunque, al di la dell'atto vandalico, brilli per pulizia (basta dare un'occhiatina all'ingresso del parco). Dice una mamma che frequenta la Pineta assieme alla sua piccola: «a prescindere dallo scempio di oggi posso dire che vado spesso in pineta con mia figlia dove trovo un gruppo di nonne mamme. Da giugno non abbiamo mai visto nessuno pulire Le foglie le ammucchiamo noi per mantenere un pò di decoro».
IL COMANDANTE della Polizia municipale (che indaga sull'episodio) Gabriele Tacchia intanto annuncia una denuncia contro ignoti per danneggiamenti. Quindi lancia un appello: «chi ha visto o conosce qualcosa relativamente a questo fatto davvero increscioso ci avverta». Nel giugno scorso un analogo episodio si verificò a Gubbio, l'ultimo giorno di scuola provocando un enorme sdegno in città e la denuncia di uno studente.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it