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Politica Locchi annuncia che mettera' on line tutta la documentazione

Caso-moschea, il sindaco si sfoga: Altri hanno voluto il progetto

- UMBERTIDE -
STUFO di masticare amaro, la scrivania «apparecchiata» di documenti, il sindaco Marco Locchi snocciola una serie di dati e fatti ricostruendo tutta la vicenda della discussa moschea umbertidese. In attesa di consegnare quelle carte alla terza Commissione regionale il primo cittadino si toglie qualche sasso dalle scarpe. Il primo riguarda i tempi dell'operazione: sul piano tecnico, formale e politico, sostiene, la questione del centro islamico, iniziata nel 2010, era chiusa già nel 2013, prima della sua nomina a sindaco facente funzione. «Io - dice - ho semplicemente firmato un rogito, mettendo il sigillo ad una operazione voluta e portata avanti da altri e di cui erano a conoscenza sia la maggioranza che l'opposizione.
BASTA guardare verbali e firme dei consigli comunali e delle riunioni di giunta». Insomma tra chi lo attacca, sia nella maggioranza (che gli fa terra bruciata attorno) che tra l'opposizione, allignano diversi smemorati che, vista l'impopolarità dell'operazione, hanno scaricato tutto su di lui, scelte tecniche e politiche fatte nel 2010. Locchi metterà ora tutta la documentazione on line sul sito del Comune per una questione «di trasparenza e chiarezza». Altro sassolino. E' stato lui - rivela - che è intervenuto perché il progetto del Centro islamico fosse meno impattante, chiedendo l'abbassamento della cupola e del «minareto» rispetto al progetto iniziale che, fa capire, era già noto a chi di dovere. Terzo chiarimento. Carte alla mano il sindaco spiega la questione delle dimensioni (per l'opposizione eccessive) del Centro. Dimensioni implicite nel momento in cui l'Associazione islamica ha chiesto e ottenuto l'ampliamento dell'area edificabile acquisendo nuovi lotti nel 2013. Dice Locchi: «l'area adibita alla preghiera, al primo piano non è più grande di un campo da basket. Al secondo piano ci sono un paio di sale, ufficio e bagni, ovvero l'indispensabile per un luogo dove si vuol fare cultura, imparare le lingue, amministrare legittimamente la comunità islamica». A buon punto infine la convenzione per la gestione del Centro con l'Associazione islamica locale a cui si lavora già da inizio del 2016 e che verrà portata in seconda Commissione comunale, dove il sindaco si attende anche un significativo contributo delle opposizioni per stilare un protocollo d'intesa che armonizzi le istanze della città e della comunità mussulmana.
Pa.Ip.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 21-10-2016 da wineuropa

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