NEL BUIO dopo la sentenza, arriva anche la reazione del Vescovo Riccardo Fontana, durante il processo sentito come testimone. Un comunicato ufficiale: e del resto non capita tutti i giorni di avere un ex viceparroco condannato per omicidio.
«Nell'apprendere la notizia della condanna in primo grado di padre Gratien Alabi, dell'Ordine Premostratense, la Diocesi rinnova un sentimento di solidale vicinanza alla famiglia di Guerrina Piscaglia. Nel contempo esprime il proprio dolore a fronte di eventi tanto luttuosi. Il religioso, nativo della Repubblica Democratica del Congo, ha svolto per alcuni mesi a cavallo tra il 2013 e il 2014 un servizio come viceparroco a Cà Raffaello, incarico dal quale fu prontamente sollevato per conclamata inadeguatezza.
Ci si augura che l'azione della giustizia possa portare a una piena ricostruzione della verità e delle relative responsabilità».
La linea resta la solita: affetto a chi ha subito il dolore più grande, la perdita di una persona cara, e il totale affidamento alla magistratura. Verso una verità che ancora aspetta la piena ricostruzione. Ma forse per la prima volta in un testo ufficiale c'è però anche una presa di distanza netta dal religioso fresco di condanna, non sul piano penale ma su quello pastorale. Ricorda che «fu prontamente sollevato dal suo incarico di viceparroco per conclamata inadeguatezza».
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it
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