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Altre News La societa' non si iscrive al torneo. Accordo con la Mdl Sansecondo

Calcio, il Città di Castello abbandona. Non fara' il campionato di Eccellenza

- CITTA' DI CASTELLO -
ORA È UFFICIALE: il Città di Castello rinuncia al campionato di Eccellenza. La società oggi non presenterà domanda di iscrizione. Dopo alcuni incontri, l'accordo raggiunto è questo: intesa col settore giovanile della Madonna del Latte San Secondo che già partecipa al campionato di Promozione. La Ssd Città di Castello non andrà comunque in liquidazione: non si iscrive, ma resta attiva. Stefano Caldei e Giuseppe Ponti nel tardo pomeriggio di ieri hanno diramato una nota che fissa la situazione in questi termini: «Il consiglio di amministrazione del S.S.D. Città di Castello calcio, dopo opportuni ed adeguati approfondimenti, ha valutato le proposte che c'erano in campo per il futuro sportivo della società stessa ed ha ritenuto di non procedere all'iscrizione al campionato di Eccellenza», si legge nel documento. Al contempo la società ha deciso di dare vita ad un progetto condiviso con altre realtà calcistiche del territorio, che avrà come obiettivo «l'individuazione di una prima squadra di riferimento e la costruzione, in prospettiva, di una collaborazione tra tutti i settori giovanili della città».
C'È GIÀ un primo atto raggiunto: l'accordo stretto con M.d.L.- San Secondo, attraverso il quale le due società collaboreranno nella gestione dello stadio Bernicchi, che ospiterà il campionato di promozione della stessa M.d.L. - San Secondo che, quindi, oltre agli impianti già utilizzati potrà disporre anche degli spazi del Bernicchi. Le due società, sempre secondo quanto riferiscono Caldei e Ponti, «sono già in contatto con altre società del territorio, per dare corso al coinvolgimento dei settori giovanili» e nei prossimi giorni definiranno un protocollo di intesa per formalizzare l'accordo già raggiunto. «Siamo convinti del fatto che un progetto che ha come obiettivo principale il protagonismo dei giovani calciatori dell'Altotevere e delle società con cui sono tesserati, (giovani calciatori che dovranno essere il cardine della rosa della prima squadra) non potrà che trovare la condivisione dell'amministrazione comunale e della città tutta», aggiungono Caldei e Ponti che precisano: «Le due società si limiteranno a costituire il nucleo di partenza senza preclusioni o primogeniture».
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 13-07-2017 da wineuropa

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