- UMBERTIDE -
E' POLEMICA per la visita del sindaco di Umbertide Marco Locchi all'Aimet, azienda che si occupa della fornitura di servizi energetici, fino a pochissimi anni fa di proprietà del Comune. Per il referente locale Vittorio Galmacci la visita rappresenta una «contraddizione». «Locchi - attacca Galmacci - prima svende Aimet, poi si complimenta per lo stato dell'azienda. Siamo insomma le solite contraddizioni del Pd». Il sindaco aveva espresso un forte apprezzamento «per la dinamicità di un'azienda che nel tempo ha saputo trasformarsi ed ampliare i propri confini, non solo territoriali, uscendo dall'Alto Tevere e dall'Umbria fino ad abbracciare le Marche e l'Abruzzo« e per i suoi sportelli territoriali presenti nel territorio. OTTIMI MOTIVI, secondo la Lega Nord per tenersela stretta. Galmacci ironizza: «Il racconto di Locchi è lacunoso. Mica ci racconta che Aimet fino a poco tempo fa era anche di proprietà del Comune di Umbertide e egli stesso ne era stato addirittura presidente». «La (s)vendita di Aimet - insiste Galmacci - avvenne nel dicembre 2014 con un'asta pubblica cui partecipò una sola società la quale offrì per l'acquisto la sola base d'asta di 1.530.000 euro realizzando così quello che si dice un vero buon affare. Le quote azionarie di Aimet erano forse il nostro più importante gioiello di famiglia, ma il Comune dovette venderle per far fronte ad una serie di spese pubbliche a mio avviso non urgenti e di dubbia utilità».
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it
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