NELLA BAGARRE politica che investe Anghiari, l'uso dei fitofarmaci in agricoltura è senza dubbio uno fra i motivi scatenanti del dibattito consiliare. L'Unione dei Comuni ha intrapreso un percorso per l'elaborazione di un regolamento sul loto corretto utilizzo e all'interpellanza di Insieme per Anghiari sull'opportunità di adottarne uno, il sindaco Alessandro Polcri aveva risposto che l'amministrazione non avrebbe competenza in materia, dichiarandosi disponibile a varare semmai un codice etico. L'interpellanza era stata trasformata in mozione, respinta a maggioranza. «Riteniamo le argomentazioni utilizzate dalla maggioranza non condivisibili e pretestuose - ha detto Lara Chiarini a nome di Insieme per Anghiari - perché abbiamo appurato che è il piano di azione nazionale a individuare i Comuni tra i soggetti chiamati in causa per la realizzazione degli obbiettivi da perseguire, tra cui l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari con riduzione dei rischi e degli impatti sulla salute umana e sull'ambiente». DELLA STESSA opinione anche l'altro gruppo di minoranza, il 5 Stelle: sollecitato dal consigliere Paolo Gaggiottini, il sindaco ha sostanzialmente posto la parola «fine» sulla possibilità di un regolamento unico di vallata - aveva scritto in una nota il movimento - demandando la salute pubblica e la tutela del territorio alla sola «lettura delle etichette» da parte degli utilizzatori di pesticidi e di altri prodotti potenzialmente nocivi. D'altronde - Gaggiottini lo aveva già dichiarato in agosto - «avendo ben quattro agricoltori in consiglio, non ci si poteva aspettare di più».
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it
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